L'anniversario

L'Asia commemora lo tsunami del 2004, morirono 226.408 persone

Si terranno cerimonie religiose e veglie sulle spiagge – Alla massima velocità, le onde hanno raggiunto gli 800 chilometri orari e un'altezza massima di 30 metri, pari a un palazzo di 10 piani
© KEYSTONE (AP Photo/Eranga Jayawardena)
Ats
25.12.2024 21:18

A vent'anni dal più mortale tsunami di sempre, i sopravvissuti e i parenti delle vittime si apprestano a celebrarne la memoria domani, 26 dicembre, lo stesso giorno del 2004 in cui onde gigantesche si abbatterono sulle coste dei Paesi affacciati sull'Oceano Indiano.

Un terremoto di magnitudo 9.1 al largo della costa occidentale dell'isola indonesiana di Sumatra provocò onde enormi che si riversarono su Indonesia, Sri Lanka, India, Thailandia e altri nove Paesi nell'Oceano Indiano, provocando vittime fino in Somalia. Alla massima velocità, le onde hanno raggiunto gli 800 chilometri orari e un'altezza massima di 30 metri, pari a un palazzo di 10 piani. L'energia liberata fu equivalente a 23.000 volte la potenza della bomba atomica di Hiroshima.

In totale, lo tsunami ha ucciso 226.408 persone, secondo Em-Dat, un accreditato database sui disastri mondiali.

In tutta la regione si terranno cerimonie religiose e veglie sulle spiagge, dove hanno perso la vita anche molti turisti occidentali venuti per festeggiare il Natale sotto il sole. In Thailandia sono morte più di 5000 persone, metà delle quali turisti stranieri, e altre 3000 risultano tuttora disperse.

In un hotel nella provincia di Phang Nga è stata allestita una mostra sullo tsunami e verrà proiettato un documentario, mentre funzionari governativi e delle Nazioni Unite parleranno della prevenzione e della gestione delle catastrofi. Il 26 dicembre del 2004 ha segnato anche un punto di svolta su questo aspetto dato che, secondo gli esperti, la mancanza, all'epoca, di un sistema di allerta adeguatamente coordinato, ha aggravato enormemente le conseguenze del disastro. Da allora, circa 1400 stazioni di rilevamento in tutto il mondo hanno ridotto i tempi di allerta dopo la formazione di uno tsunami a pochi minuti.

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