Negoziati con l'UE: von der Leyen a Berna, per l'UDC è la veglia della Svizzera
È attesa per oggi a Berna la conclusione dei negoziati fra Svizzera e Unione europea: il dossier verrà trattato nel corso della sua seduta dal Consiglio federale. A Bruxelles l’aspettativa è che questa settimana sia quella buona per finalizzare le trattative, come appreso da Keystone-ATS da fonti diplomatiche: «È arrivato il momento di allentare la tensione nelle relazioni con Berna». Da giorni si vocifera della possibilità che la presidente della Commissione europea raggiunga Berna per suggellare l'intesa. Ora la conferma arriva dal sito internet dell'esecutivo europeo: Ursula von der Leyen raggiungerà la capitale alle 14.15 e terrà una conferenza stampa con la presidente della Confederazione Viola Amherd.
All'alba, membri dell'UDC si sono dati appuntamento nella Piazza federale per una «manifestazione». Una «veglia a favore della Svizzera, della nostra indipendenza e della nostra democrazia», come si legge in un comunicato. Il presidente del partito, Marcel Dettling, ha voluto «inviare un chiaro messaggio a tutti i partiti stanchi della Svizzera: “Ci battiamo per l'autodeterminazione del popolo svizzero! Qui è il popolo svizzero a decidere, non i burocrati o i giudici dell'UE. Ecco perché dobbiamo rispedire il pacchetto di menzogne al mittente, a questa UE in crisi!”».
Secondo SRF, lo scorso venerdì il Consiglio federale ha deciso di dividere il pacchetto di accordi. Ciò potrebbe condurre fino a quattro referendum e quattro votazioni popolari separate, scrivono i giornali del gruppo Tamedia. L'UDC, a tal proposito, parla dello «stesso pacchetto di bugie del 2021» e dice "no" a quello che definisce «trattato di sottomissione all’UE». «Che cosa è cambiato dal 2021? Solo il nome. Ora si chiama “soluzione pacchetto”, che è un tentativo oltraggioso di ingannare il popolo svizzero».
Il primo partito in Svizzera aggiunge pure che se «il Consiglio federale del 2021 ha avuto il coraggio di dire no al trattato di sottomissione all'UE, il Consiglio federale del 2024 vuole invece consegnare la Svizzera all'UE in crisi».
Ecco perché «la veglia», si legge ancora nella nota. «Adottare il diritto europeo significa rinunciare ai diritti popolare, il che equivale a cancellare la democrazia diretta. L'UDC dice "no" a questo trattato di sottomissione all'UE. Il trattato è antidemocratico, inaffidabile e inaccettabile. Ci battiamo per l'autodeterminazione del popolo svizzero! Qui è il popolo svizzero a decidere, non i burocrati o i giudici dell'UE. Ecco perché dobbiamo rispedire il pacchetto di menzogne al mittente, a questa UE in crisi!».