«Non abbiamo informazioni su eventuali vittime svizzere»
È una pioggia di razzi quella che ha interessato, dalle prime ore di questa mattina, il territorio di Israele. Lanciati da Gaza, essi segnano l'inizio dell'operazione «Alluvione al-Aqsa» ha dichiarato il capo dell'ala militare di Hamas a Gaza Mohammad Dief. Con l'operazione, Hamas intende reagire «alla profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme» e al costante rifiuto da parte di Israele di liberarne i prigionieri.
Per capire se dei numerosi morti e feriti causati dagli scontri ci siano anche dei cittadini svizzeri, abbiamo contattato il Dipartimento federale degli affari esteri il quale ci ha rimandato ad un comunicato nel quale spiega che «al momento non dispone di informazioni su eventuali vittime svizzere». E poi precisa che «segue da vicino la situazione degli scontri in Israele. L'Ambasciata svizzera a Tel Aviv è operativa ed è in contatto con le autorità competenti. Inoltre sono in corso ulteriori chiarimenti».
Il Dipartimento federale degli affari esteri ricorda quindi «che i cittadini svizzeri devono seguire le istruzioni delle autorità locali e, in situazioni di crisi, sono tenuti a informarsi sulla situazione attuale, in particolare attraverso i media e le comunicazioni delle autorità locali. La decisione di effettuare o interrompere un viaggio è a discrezione e responsabilità dei viaggiatori stessi. I viaggi di ritorno devono essere organizzati individualmente o tramite un'agenzia di viaggi». In casi urgenti, inoltre «la Helpline del DFAE a Berna può essere contattata 24 ore su 24 al numero +41 800 24 7 365 / 0 800 24 7 365 o via e-mail all'indirizzo [email protected]».
Riguardo al numero di cittadini elvetici che si trovano attualmente in Israele, il Dipartimento federale degli affari esteri fa sapere che «circa 28.000 cittadini svizzeri sono ufficialmente registrati in Israele e nei territori palestinesi occupati, dove vivono e risiedono. Circa 140 persone che hanno legami con la Svizzera sono registrate nell’App Travel Admin».
Ricordiamo inoltre che la Confederazione aveva già preso posizione riguardo alla situazione in Israele condannando «l'odierno lancio indiscriminato di razzi da parte di Hamas e gli attacchi da Gaza verso Israele». I civili devono essere protetti e il diritto internazionale deve essere sempre rispettato». Ecco quindi che la Confederazione chiede «la cessazione immediata della violenza per evitare un'ulteriore escalation».