Le reazioni

Sacerdote accusato di abusi, smarrimento nella Pastorale e in Collegio

Le famiglie dei giovani appena tornati da Medjugorje: «Siamo rimasti tutti senza parole»
© CdT/ Chiara Zocchetti

C’è smarrimento nella comunità cattolica ticinese, il giorno dopo la notizia dell’arresto di don Rolando Leo. «Una notizia che ha destato grande sconcerto», racconta al CdT la mamma di uno dei ragazzi della Pastorale giovanile tornati pochi giorni fa dal pellegrinaggio in bicicletta a Medjugorje, in compagnia proprio del sacerdote fermato mercoledì all’alba. «Apprendere una cosa simile alle 7 di sera dai giornali è stato scioccante. Se fossero confermate le accuse a suo carico, saremmo certamente di fronte a fatti molto gravi. Ciò non toglie la riconoscenza che nutriamo nei confronti di un sacerdote che, negli anni, ha fatto moltissimo per i giovani della diocesi».

I ragazzi che hanno partecipato al pellegrinaggio, prosegue la nostra interlocutrice, «sono stati naturalmente molto colpiti dalla notizia, che hanno subito condiviso tra loro. E anche noi familiari siamo rimasti senza parole. Vorresti sempre poter proteggere i figli dagli eventuali lupi che si nascondono ovunque - nella scuola, nei club sportivi, nella Chiesa, nelle società ricreative - e da notizie come questa. Ma non si può. Si può insegnare loro a difendersi, a volersi bene, a guardare il bello che c’è. La tristezza che accompagna i nostri figli e noi in questi giorni è rincuorata dalla forte e allegra esperienza dei momenti passati a Medjugorje. Esperienza che non sarà di certo cancellata».

La notizia del fermo di don Rolando Leo ha lasciato increduli anche gli allievi del Collegio Papio e i loro familiari. Una notizia devastante, ci confidano molte persone vicine allo storico istituto scolastico asconese. «Siamo tutti sotto shock. Don Leo era un punto di riferimento per la maggior parte degli studenti. Proprio non riusciamo a capacitarci di quanto accaduto», commenta un genitore. «Un punto di riferimento, sia per le attività scolastiche sia per quanto proposto al di fuori delle lezioni a favore di ragazze e ragazzi che frequentano il Papio. Proprio non ci saremmo mai aspettati che potesse essere accusato di fatti simili». Dello stesso tenore le altre testimonianze che siamo riusciti a raccogliere, non senza una certa fatica considerato che tra coloro i quali sono vicini al Collegio c’era ieri, ovviamente, poca voglia di parlare. I sentimenti prevalenti erano, come detto, incredulità ed amarezza.

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