Mesocco

Sì al progetto di rilancio di San Bernardino firmato Artioli

Un plebiscito per la cessione dei terreni al gruppo imprenditoriale per realizzare il resort sui terreni comunali
© CdT / Chiara Zocchetti
Mauro Giacometti
18.06.2023 12:24

Un plebiscito o quasi per il l’imprenditore Stefano Artioli e il suo progetto di realizzare un albergo con Spa e wellness a San Bernardino, frazione di Mesocco, sui terreni di proprietà comunale. Il 75,5% dei votanti di Mesocco ha detto sì a stipulare un diritto di compera dei terreni in zona Acufòrta in favore della San Bernardino Swiss Alps SA del gruppo Artioli. Il 50% degli aventi diritto (465 su 959) si sono espressi e 351 sono stati i sì, mentre 96 si sono opposti alla decisione dello sfruttamento edificatorio del comparto, avallata all’unanimità dal Consiglio comunale lo scorso 15 maggio, dieci sono state le schede bianche e otto quelle nulle. Con il via libera popolare al diritto di compera dei 14.500 metri quadri in zona Acufòrta, per un valore di 4,5 milioni di franchi, la società di Stefano Artioli può cominciare a realizzare la sua visione di «nuova Zermatt» per San Bernardino.

Condizioni «sine qua non»

«È un primo ma importante tassello della collaborazione tra pubblico e privato alla base degli accordi stipulati con la società del gruppo Artioli - ci spiega il sindaco di Mesocco, Mattia Ciocco, commentando l’esito del voto -. Ricordiamo che la possibilità edificatoria concessa alla San Bernardino Swiss Alps, da concretizzare entro la fine di agosto con l’esercizio del diritto di compera dei terreni comunali, è ancorata alla ristrutturazione degli altri alberghi e alla riapertura degli impianti sciistici di Confin», evidenzia il sindaco. «Ora possiamo procedere velocemente alla trasformazione del villaggio. Una trasformazione orientata alla modernità con un attenzione alla sostenibilità e con una grande attenzione alla valorizzazione delle bellezze che San Bernardino offre - è il commento di Stefano Artioli a capo della San Bernardino Swiss Alps - . Il consenso generato a livello istituzionale e popolare dimostra un’importante coesione nello spingere sull’acceleratore per rilanciare San Bernardino. Una sfida avvincente che vogliamo superare concretamente con il favore di tutti», sottolinea. «Nelle prossime settimane annunceremo diverse novità, offrendo maggiori possibilità agli interessati di comprenderne l’entità e i dettagli», aggiunge Niccolò Meroni, responsabile marketing della società promotrice.

Nuovi e vecchi alberghi

La realizzazione del complesso alberghiero e termale nei terreni nell’area attigua alla fonte minerale, come detto, è il primo «mattone» del piano complessivo per la rivitalizzazione della località turistica altomesolcinese. Il progetto sui terreni sui quali s’è votato oggi prevede l’edificazione di un resort con bagni termali, centro benessere e autosilo. Il capannone delle acque minerali sarà smantellato per consentire la realizzazione della via di accesso alla nuova struttura, mentre l’edificio principale, di proprietà comunale, sarà mantenuto e valorizzato. Intanto anche la procedura per la ristrutturazione delle vecchie strutture ricettive sta avanzando: all’albergo Ravizza e Brocco & Posta si sta già lavorando, poi toccherà a Suisse, Central, Casa Pregassona e complesso Pian Cales. L’obiettivo è una potenzialità ricettiva di 1.500 posti letto con circa 400 posti di lavoro.

Correlati
San Bernardino, primo sì al rilancio
Via libera all'unanimità del Consiglio comunale di Mesocco al progetto della famiglia Artioli: ok alla stipulazione del diritto di compera per oltre 4 milioni - Il prossimo 18 giugno sarà la popolazione ad esprimersi - Soddisfatto il sindaco Mattia Ciocco