«Siamo turbati, attendiamo l'esito dell'inchiesta»

Proseguono a ritmo serrato le indagini per chiarire dinamica e movente del femminicidio di Lodrino. Alcuni dettagli stanno iniziando ad emergere, ma è ancora troppo presto per avere delle risposte esaurienti. Maggiori informazioni su cosa sia davvero successo all’interno di quel rustico sui monti arriveranno sicuramente dagli esiti dell’autopsia disposta sulla salma della 21.enne rumena che richiederanno però ancora del tempo. Alcune settimane, almeno. La donna sarebbe stata accoltellata. Il rapporto del medico legale fornirà indicazioni più precise. Soprattutto perché, allo stato attuale, il 27.enne ticinese che ha ucciso la giovane è tuttora ricoverato in gravi condizioni e pertanto non può essere interrogato. Altri elementi utili li forniranno i rilievi della Scientifica sul luogo del delitto, le dichiarazioni dei due conoscenti della ragazza (sentiti come persone informate sui fatti) e gli oggetti sequestrati nella casa in mezzo al bosco.
Sotto la lente
Del femminicidio, intanto, si è discusso ieri sera nella seduta del Municipio di Riviera. Da noi interpellato il sindaco Cristiano Triulzi ha ribadito che lui e i colleghi sono «ancora molto turbati» e attendono l’esito delle indagini coordinate dalla procuratrice pubblica Chiara Buzzi. Il paese di Lodrino fa fatica a riprendersi dallo choc e si stringe attorno alla mamma del 27.enne che si trova da due giorni al capezzale del suo unico figlio. Chi è vicino alla famiglia, abbiamo appurato, non riesce a capacitarsi di quanto accaduto in quell'abitazione isolata. Teatro di un fatto di cronaca che, purtroppo, non potrà mai essere dimenticato.