Sposi e invitati intossicati dalle vongole, condannato lo chef stellato Marco Sacco

Lo chef Marco Sacco, due stelle Michelin al ristorante «Piccolo Lago» di Mergozzo (Verbania), è stato condannato a due mesi e venti giorni di reclusione per lesioni colpose e commercio di sostanze alimentari nocive, con sospensione condizionale della pena e non menzione. Il caso, che aveva fatto molto discutere, è legato a un'intossicazione causata da vongole contaminate servite a un banchetto nuziale, con 53 persone che si erano sentite male. Stessa condanna per la direttrice di sala, Raffaella Marchetti.
Era il luglio 2021. Gli sposi avevano scelto il «Piccolo Lago» di Mergozzo per la loro festa di nozze. Ma insieme agli invitati, dopo aver mangiato, si erano ritrovati con i sintomi di un'intossicazione alimentare: nausea, vomito e dissenteria. Qualcuno si era fatto curare in ospedale. Alla denuncia ai Carabinieri avevano fatto seguito gli esami dell'ASL. Il responso: la causa dei malori era un'intossicazione da norovirus, contenuto nelle vongole servite crude con il risotto. Sposi e invitati si sono costituiti parti civili al processo. A loro andranno complessivamente oltre 20.000 euro di risarcimento: 4.000 euro a testa ai due coniugi e 250 euro a ciascuno dei commensali.
La difesa aveva chiesto l'assoluzione, sottolineando che l'alimento era già arrivato contaminato dal produttore, come dimostrato da una confezione di vongole rimasta sigillata, nella quale è stato trovato il norovirus. «Il menu prevedeva un risotto con borragine e vongole crude. Noi abbiamo comprato vongole che si possono mangiare crude, come l'etichetta del produttore dimostra e come risulta dalla scheda tecnica del prodotto», si era difeso Sacco, «sono vongole che utilizzo dal 2015. Da quando ho questo fornitore avrò servito oltre tremila piatti come quello».
Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro 90 giorni. I legali dello chef hanno annunciato che valuteranno il ricorso in appello.