Berna

AVS, gli averi possono restare in mani USA

Bocciata dal Nazionale la richiesta di revocare il mandato di banca depositaria conferito alla State Street Bank
© KEYSTONE/Alessandro della Valle
Giovanni Galli
13.03.2025 18:29

Dal 2024 UBS non è più la banca depositaria del fondo di compensazione AVS/AI/IPG/AD della Confederazione. A subentrare all’istituto elvetico (dopo 26 anni) era stata la State Street Bank di Boston, più precisamente la filiale di Zurigo dell’ufficio di Monaco dell’istituto nordamericano. Il patrimonio gestito ammonta in totale a 46 miliardi di franchi, 40 dei quali appartenenti all’AVS. Una quindicina di miliardi sono fisicamente gestiti negli USA.

La decisione era stata presa dal Consiglio di amministrazione di Compenswiss (l’istituto che gestisce il fondo), al termine di un processo di valutazione durato due anni. Il mandato era stato conferito su concorso alla banca statunitense sulla base della sua esperienza, delle sue competenze tecniche, del rapporto qualità-prezzo, della solidità finanziaria e della sua reputazione. La banca depositaria svolge un ruolo esclusivamente amministrativo che consiste nel garantire la corretta custodia degli attivi dei suoi clienti, calcolare i rendimenti, fornire rapporti e una panoramica degli attivi.

Oggi il Nazionale ha respinto una mozione della sua Commissione economia e tributi che chiedeva di fare dietrofront. I contrari sono stati 98 (PLR, sinistra e Verdi liberali), i favorevoli 89 (UDC e maggioranza del Centro) e gli astenuti 8. In pratica si voleva incaricare il Consiglio federale di sollecitare Compenswiss a revocare il mandato alla State Street Bank International per affidarlo a una banca svizzera. Secondo il relatore Thomas Matter (UDC/ZH), i fondi sono di importanza sistemica per il Paese. La società madre americana è soggetta al diritto americano. «Anche se il rischio è certamente basso, non si può escludere del tutto che prima o poi gli USA facciano valere i propri interessi contro la Svizzera, qualora ciò si rendesse necessario dal punto di vista americano», ha detto. Se un domani il Governo USA imponesse sanzioni alla Svizzera, la banca sarebbe costretta a rispettarle. La soluzione giusta non è quella più economica ma quella più sicura.

In replica, Kathrin Bertschy (Verdi liberali/ZH) ha detto che i vantaggi della soluzione di Compenswiss «sono evidenti». Nei prossimi cinque anni l’AVS risparmierà dai 3 ai 5 milioni di franchi. Inoltre, se gli USA dovessero imporre sanzioni alla Svizzera, «la nostra posizione di partenza sarebbe la stessa, indipendentemente dal fatto che la banca depositaria sia UBS New York o State Street Bank».

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