Il Centro, tra Pfister e Ritter «sfumature di stile»
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Sfumature di stile più che la sostanza sembrano separare i due candidati del Centro al Consiglio federale Markus Ritter e Martin Pfister. È quanto emerso oggi nel corso del dibattito che ha visto i due politici confrontarsi davanti ai delegati del partito riuniti in assemblea a Visp (VS).
I due candidati alla successione di Viola Amherd non hanno mostrato grandi differenze sui punti sollevati durante il «podio di discussione» organizzato per presentarli al pubblico. Entrambi hanno sottolineato l'importanza degli accordi conclusi (ma non ratificati) con l'UE e la necessità di approfondire i punti chiave, come il mantenimento dei salari, la clausola di salvaguardia sull'immigrazione e la risoluzione delle controversie.
Per quanto riguarda l'energia, nessuno dei due ritiene opportuno riaprire il dibattito sul nucleare, ma, come ha detto Pfister, dobbiamo rimanere «aperti quando si tratta di tecnologia, perché la Svizzera ha grandi risorse scientifiche». Per il consigliere di Stato di Zugo, inoltre, non si tratta di mettere in discussione l'adesione della Svizzera all'accordo di Parigi sul clima.
Rispettare la tradizione umanitaria
Per il consigliere nazionale sangallese e presidente dell'Unione svizzera dei contadini Ritter, «l'energia migliore è quella che non usiamo: c'è un grande potenziale di risparmio grazie a una maggiore efficienza energetica negli edifici e anche grazie alla ferrovia ».
Per quanto riguarda l'immigrazione, i due hanno sottolineato la necessità di rispettare la tradizione umanitaria della Svizzera, garantendo al contempo procedure di asilo efficienti e ascoltando le preoccupazioni della popolazione: «C'è molto malcontento nei cantoni riguardo all'asilo. Dobbiamo sviluppare una nuova strategia globale sulla migrazione, come abbiamo fatto in passato per la droga», ha affermato Pfister.
Entrambi i candidati si impegnano inoltre a favore di un esercito forte e di un sistema di difesa completo e integrato nella società. Ritter ha dichiarato che, se eletto, è motivato dall'idea di poter contribuire a «trovare maggioranze forti in Consiglio federale e in Parlamento, in modo che i progetti del governo incontrino il sostegno della popolazione».
Fondue e passeggiate in montagna
Su un piano più aneddotico, sia l'uomo di Zugo che quello di San Gallo hanno dichiarato di essere «più amanti delle passeggiate in montagna che del nuoto, di preferire la fondue alla raclette e di propendere per i giornali cartacei piuttosto che per i media online». L'unica differenza riguarda lo sci: Pfister preferisce lo sci alpino, mentre Ritter lo sci di fondo.
Ritter ha anche confidato, non senza un pizzico di umorismo, che «gli piace la pressione, che ti costringe a reagire rapidamente», e questo è uno dei motivi per cui ha messo gli occhi sul Consiglio federale: «A Berna, non sono i grandi che mangiano i piccoli, ma gli agili che mangiano i lenti».
Pfister, dal canto suo, ha sottolineato che per un diciottenne è importante uscire dal proprio bozzolo e scoprire il mondo. Per trovare un equilibrio tra la sua vita politica e quella familiare, ama indugiare nello sport, nella lettura e nelle attività culturali.
Adatti per sedere in governo
Intervistato da Keystone-ATS, il consigliere agli Stati giurassiano Charles Juillard ha dichiarato che i due candidati hanno «qualità diverse ma hanno entrambi il formato, l'esperienza e il carattere necessari» per difendere al meglio il partito in governo.
Accantonato il dossier del rinnovo del consiglio federale, i delegati hanno discusso le iniziative popolari presentate dal partito.
Philipp Matthias Bregy, consigliere nazionale vallesano e presidente del gruppo parlamentare del Centro, si è espresso a favore del testo «per una fiscalità equa», che abolirebbe le discriminazioni nei confronti delle coppie sposate nell'ambito dell'imposizione federale diretta: «L'imposizione individuale crea nuove disuguaglianze e un'eccessiva burocrazia», ha dichiarato.
Dal canto suo la consigliera nazionale friburghese Marie-France Roth Pasquier ha presentato l'iniziativa «per pensioni eque»: «Attualmente le pensioni per le coppie sposate sono limitate al 150% dell'importo massimo, mentre quelle per le coppie non sposate raggiungono il 200%. Questa disuguaglianza deve essere corretta», ha affermato.
L'Assemblea federale sceglierà il successore di Viola Amherd il prossimo 12 marzo.