A banca WIR le palazzine di Riva San Vitale
Il piede d’asta per le tre palazzine che compongono la residenza Rivasole a Riva San Vitale ieri all’asta nella sala del Consiglio comunale di Mendrisio era di duecentomila franchi. Quindici appartamenti, non tutti conclusi, venduti in blocco al miglior offerente, il cui nome ha coinciso con quello del principale creditore: la banca WIR. Banca che alla fine se li è aggiudicate per 3,3 milioni, a fronte di un valore di stima di 6,7. Sulle proprietà gravano in tutto ipoteche per quasi 12 milioni, di cui una buona metà proprio di banca WIR. Ad assistere all’asta vi era una dozzina di persone, ma si è trattato di una sfida a due. Il primo rilancio, a 2,7 milioni, è stato proprio dell’istituto di credito, ma una società immobiliare del Mendrisiotto - i cui vertici sono in parte gli stessi di un’impresa di costruzione che avanza pretese per quasi 1,5 milioni nella procedura - ha rilanciato a sua volta. La banca ha però sempre immediatamente ribattuto e alla fine l’ha spuntata al quinto rilancio.
Sotto la lente degli inquirenti
L’interesse per la sorte di queste palazzine - al di là di quello dei vicini che già sono in pressing sulla banca affinché faccia la manutenzione dell’area - è dato dal fatto che l’operazione immobiliare che ha portato alla loro realizzazione è sotto la lente delle giustizia penale. Sarà oggetto di giudizio a breve, nell’ambito del maxi processo per il crac di Adria Costruzioni in corso da settimana scorsa a Paradiso con sette imputati. L’ex direttore della filiale della banca WIR Yves Wellauer è infatti imputato di truffa al proposito, per aver applicato quello che secondo l’accusa è il suo «solito» schema: aver fatto ottenere a clienti della banca crediti di costruzione senza che in realtà vi fossero le necessarie garanzie finanziarie. La tesi difensiva dell’ex direttore è invece che ciò all’interno della banca fosse prassi. WIR figura come vittima nell’ambito del procedimento penale. Nel caso della Residenza Rivasole Wellauer è accusato di aver fatto concedere il credito a due persone, padre e figlio, contro cui si procederà in separata sede. Degli oltre 2 milioni erogati dalla banca - questa la tesi accusatoria - i due avrebbero poi impiegato solo 413.000 franchi per l’edificazione della Residenza Rivasole. Ciò avrebbe «messo in pericolo il patrimonio di WIR» che ha poi dovuto «registrare nei propri bilanci una rettifica di valore di 1,567 milioni di franchi».