Il caso

Al via senza donne al potere e con le finanze in ordine

Bellinzona, dall’aggregazione una rappresentante femminile non ha mai avuto l’onore di presiedere il Legislativo - Bisognerà aspettare il 2025 - Migliorano intanto di 8 milioni i conti 2023: si conferma quindi il trend di crescita
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
30.04.2024 06:00

Vi facciamo subito scervellare. Sommando i numeri che componevano la data di ieri esce 21. Dividetelo per tre, come la terza legislatura, e siamo a 7. Tanti quanti gli anni della Bellinzona aggregata. Un segno del destino? Chi ci crede la pensi così, gli altri invece sappiano che con la seduta costitutiva andata in scena in serata pure il Consiglio comunale uscito dalle urne il 14 aprile è ora ufficialmente operativo. Ancora una volta al timone non ci sarà una donna. Il primo cittadino, come abbiamo anticipato sabato, è il 58.enne Giorgio Krüsi (PLR). La vice sarà Martina Malacrida Nembrini (Unità di sinistra). Bisognerà dunque aspettare ancora un anno prima di vedere al timone una rappresentante femminile. L'argomento del maggior coinvolgimento di donne e giovani, peraltro, è stato toccato anche dal neotimoniere nel suo discorso.

In attesa dei primi messaggi - leggasi in primis quello sull’integrazione della Greina nella rete delle case anziani della capitale e quello sulla rivalorizzazione della Fortezza - stando a quanto ci risulta c’è già una bellissima notizia. I conti 2023 migliorano di 8 milioni di franchi. Da un preventivo a tinte rosso intenso (che preconizzava un deficit di 5,4 milioni) si passa ad un consuntivo che chiude con un avanzo di un paio di milioni.

È l’ottavo timoniere

Alberto Marietta (PLR), Andrea Bordoli (Unità di sinistra), Davide Pedrioli (Il Centro, ex PPD), Luca Madonna (Lega-UDC), Renato Dotta (PLR), Alberto Casari (Unità di sinistra) e Brenno Martignoni Polti (Lega-UDC, poi indipendente negli ultimi cinque mesi). Ed ora il liberale radicale Giorgio Krüsi. Dal 2017 sono stati i citati consiglieri comunali ad avere l’onore e l’onere di dirigere i lavori del plenum. Nessuna rappresentante femminile ha finora assunto la prestigiosa carica nella nuova Turrita. Donne che, dalla fusione, non si sono mai sedute nemmeno nella stanza dei bottoni. L’ultima ad accomodarsi a Palazzo Civico è stata Flavia Marone, dal 2004 al 2012. Ma la Città era ancora «vecchia», e l’ex PPD deteneva due poltrone (l’altra era occupata da Filippo Gianoni).

Dal rosso intenso alle cifre nere

Oramai è una (felice) consuetudine. Dalla contenuta preoccupazione dei preventivi (nelle cifre rosse) alla mitigata soddisfazione dei consuntivi (cifre nere). Per il terzo anno consecutivo, anche il consuntivo 2023 va in archivio con un avanzo, abbiamo detto, confermando in questo modo il trend di crescita e l’aumento del gettito delle persone fisiche, garanzia di stabilità per la capitale. Mentre c’è qualche timore per quello delle persone giuridiche, alla luce della difficile congiuntura. Nel 2021 i conti si erano chiusi in positivo di 732 mila franchi (miglioramento di 8,5 milioni rispetto al preventivo); l’anno seguente di 6,9 milioni di franchi (10 milioni meglio di quanto stimato).

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