Centro per minori: le opposizioni sono cinque
Siamo stati facili profeti una settimana fa, mercoledì, anticipando l’opposizione contro la domanda di costruzione per il progetto relativo all’Unità di cura integrata per minorenni con disagi psichiatrici previsto a Bellinzona. «Probabilmente ne arriveranno altre», scrivevamo. E infatti è stato così. Sono state inoltrate cinque censure, stando a quanto ci risulta. La struttura terapeutica sorgerà al posto del parco che si affaccia su via Lugano. Ciò che ha fatto storcere il naso a numerosi cittadini in quanto verranno sacrificati degli alberi, ma non quelli storici, ha subito assicurato il Municipio, preannunciando così in parte la risposta alla doppia interpellanza presentata da Michele Egloff (Unità di sinistra).
La disponibilità della Logistica
Il consigliere comunale socialista è stato il primo a sollevare la questione dopo essersi accorto delle modine. E subito sui social media si sono scatenati diversi utenti, i quali si sono detti dispiaciuti per l'abbattimento delle piante. La Sezione della logistica, che ha elaborato il progetto per conto del Dipartimento della sanità e della socialità, secondo nostre informazioni si è comunque detta disponibile a ricalibrare la struttura proprio per evitare di dover tagliare troppi alberi. E salvare così parzialmente quel polmone verde fra le vie Convento e Lugano, a due passi dalla chiesa di santa Maria delle Grazie.
Il sogno è la Saleggina
L'Unità di cura integrata per giovani adolescenti è una struttura terapeutica con 10 posti letto stazionari ai quali si aggiungono altri 5 per l'ospedalizzazione a domicilio ed altrettanti per il Day Hospital. Sostituirà entro la fine del 2025 il minireparto del Servizio di pediatria e psico-pediatria del Civico di Lugano, nosocomio che come noto sarà oggetto di un ampio restyling. O almeno questo è l'obiettivo. Qualora non fosse possibile, si sta valutando una struttura provvisoria nel Sottoceneri. Mentre il sogno, fra una decina d'anni, è quello di inglobare il centro nel nascituro ospedale regionale alla Saleggina, al confine fra Giubiasco e la Turrita. È messo nero su bianco, d'altronde, nel documento sulla Pianificazione sociopsichiatrica cantonale allestito dal Consiglio psicosociale cantonale.