Commesse pubbliche, trasparenza per tutti

Il Ticino conferma la volontà di rafforzare la trasparenza nelle commesse pubbliche e di parificare i committenti. Il Gran Consiglio ha approvato le modifiche alla Legge sulle commesse pubbliche (LCPubb) e al regolamento di applicazione proposte dal Consiglio di Stato in risposta alla richiesta unanime del Parlamento dell’estate del 2024. Che cosa cambia? Se, finora, erano il Cantone e i Comuni a dover pubblicare entro il mese di marzo di ogni anno la lista delle commesse che superano 5.000 franchi aggiudicate su invito o incarico diretto, l’obbligo viene ora esteso a tutti i committenti sottoposti alla legislazione in materia di commesse pubbliche. Con l’introduzione di alcuni adattamenti operativi per rispondere alle preoccupazioni di un’«eccessiva burocratizzazione», in particolare per soggetti come patriziati, parrocchie, associazioni sportive e altri enti. La scadenza per la pubblicazione della lista delle commesse viene spostata al mese di aprile e viene concessa maggiore flessibilità ai committenti minori o sussidiati, permettendo loro di rendere disponibile la lista su richiesta, senza obbligo di pubblicazione online.
Luca Renzetti (PLR), relatore del rapporto di maggioranza, ha ricordato che si tratta del «naturale completamento di un percorso voluto dal Gran Consiglio», perché «trasparenza significa fiducia» e «deve diventare prassi con equilibrio e buonsenso». Giovanni Berardi (Centro) ha invece portato in aula i dubbi della minoranza, parlando di un «eccesso di burocrazia tossica», in particolare per le piccole realtà, come associazioni o parrocchie. La modifica di legge è infine stata approvata con 59 voti favorevoli e 15 contrari (5 astenuti).