Ticino

Conti e freno ai disavanzi, una soglia sempre più vicina

Primo confronto tra Gestione e Governo sul Preventivo 2025 - Il presidente Bixio Caprara (PLR) richiama alla responsabilità: «Potenzialmente abbiamo già superato i 100 milioni di deficit» - Il PS resta critico sui sussidi di cassa malati - E la Lega, sul suo appoggio al documento, avverte: «Nulla è dato per scontato»
© CdT / Gabriele Putzu
Paolo Gianinazzi
08.10.2024 21:00

Dopo la presentazione del Preventivo 2025 è arrivato il momento delle discussioni vere e proprie. La Commissione gestione e finanze ha incontrato il Governo per un primo confronto sul documento che contiene il secondo pacchetto di misure di risparmio per riequilibrare i conti. In questa fase, spiega il presidente della Gestione, Bixio Caprara (PLR), il dialogo fra le parti avanza su due piani distinti: quello a breve e quello a medio termine. «Nel breve termine occorre rendersi conto della situazione: il margine di manovra in relazione alla legge sul freno ai disavanzi si sta già assottigliando: siamo partiti da 64 milioni di deficit, a cui se ne aggiungono 16 per via dell’aumento dei premi di cassa malati (e il relativo aumento dei sussidi), a cui probabilmente andranno tolte le potenziali entrate della tassa di collegamento e della progressione a freddo. Ed ecco che abbiamo rapidamente superato i 100 milioni di deficit preventivato». E se si pensa che per evitare di far scattare il meccanismo del freno ai disavanzi la soglia è posta a -116,5 milioni il margine, appunto, non è molto.

In queste settimane si cercheranno dunque misure di risparmio alternative? Ancora Caprara: «Ora, come di consueto, i partiti prepareranno le domande da porre al Governo. E non è escluso che possano emergere proposte alternative». Ma Caprara non si fa troppe illusioni. «In questo Parlamento non sarà così facile trovare maggioranze». Molto «dipenderà dalle proposte: se sono fatte per posizionare il proprio gruppo politico oppure con l’intenzione di trovare una maggioranza». L’auspicio di Caprara, dunque, è che prevalga il senso di responsabilità.

Tutto ciò, come si diceva, sul corto termine. Sul medio termine, invece, è in corso il lavoro del cosiddetto «comitato guida» per la revisione della spesa. Un gruppo di lavoro costituito su richiesta del Parlamento stesso (nel contesto dello scorso preventivo) e che ha iniziato a riunirsi in questi mesi. Proprio oggi, si è tenuta la seconda riunione. E, come previsto, il lavoro in questo momento si concentra sull’impostazione della futura analisi, che andrà affidata a un ente esterno. «Si tratta di capire quale ente potrà occuparsene, quali ambiti andrà ad analizzare, e così via», spiega Caprara. Insomma, il lavoro è ancora nelle fasi iniziali.

Dal coraggio alle misure

Tornando al preventivo, come spiega il co-presidente Fabrizio Sirica, «in questa fase interlocutoria il PS non intende mettere particolari paletti». Anche i socialisti, dunque, sono aperti al dialogo. Ma, prosegue Sirica, «se c’è un paletto, se così vogliamo definirlo, che non comprendiamo affatto, è quello del taglio ai sussidi per la cassa malati. In un momento di grande difficoltà per la popolazione questa è sicuramente la misura più indigesta». E per questo motivo il PS «porrà al Governo una serie di domande per capire chi sarà colpito dalla misura». Detto ciò, più in generale per Sirica si tratta di un preventivo «che non tiene conto dei bisogni della popolazione». Ma, ribadisce, «ora entriamo nella fase del dialogo. Anche se il dialogo non parte con il piede giusto se pensiamo che settimana prossima il Gran Consiglio potrebbe già silurare due misure che prevedevano un aumento delle entrate». Guardando al lungo termine (anche Sirica fa parte del comitato guida), per il PS «è sempre utile confrontarsi sulle priorità e avere maggiori dati a disposizione». Ma, chiosa il co-presidente, «non dovrà essere un documento alibi. Dopo l’analisi occorrerà il coraggio politico di dare delle indicazioni».

Anche Fiorenzo Dadò (Centro), che fa parte del comitato guida, sottolinea la necessità di produrre un documento incisivo. E di farlo anche in tempi brevi. «Oggi ci è stato illustrato quanto svolto in altri Cantoni. Ma nella prossima riunione, a inizio novembre, dovremo definire più nel concreto i paletti e i settori sui quali vogliamo indagare. La discussione è stata giustamente interlocutoria, poiché non dobbiamo fare le cose in maniera affrettata, ma è chiaro che entro la fine dell’anno bisognerà poter procedere e assegnare il mandato».

Omar Balli (Lega), su questo fronte sottolinea l’importanza, una volta svolta l’analisi, di «accompagnarla con misure puntuali per evitare un esercizio fine a sé stesso». Come dire: «Alla fine sarà una questione di responsabilità politica». E sul preventivo, invece, anche Balli evidenzia che la soglia del freno ai disavanzi si avvicina e dunque «qualche riflessione si impone». Il leghista ribadisce quindi la posizione del Movimento (che vuole intervenire sui sussidi ai permessi B e sulla spesa per l’asilo) e avverte: «Il nostro eventuale appoggio al preventivo non sarà acritico. E in questo momento nulla è dato per scontato».

Correlati