Il caso

Conto alla rovescia per il semisvincolo

Bellinzona: l’opera, attesa da mezzo secolo, verrà messa in esercizio parzialmente l’ultima settimana di settembre – Ecco intanto le prime misure fiancheggiatrici a Giubiasco, mentre la «tirata» di Monte Carasso verrà resa più sicura
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
28.08.2024 06:00

È scattato il conto alla rovescia per l’apertura parziale del semisvincolo di Bellinzona, in agenda l’ultima settimana di settembre. Esattamente fra un mese, quindi, sarà accessibile la rampa in direzione sud. Per la messa in esercizio, completa, dell’opera attesa da mezzo secolo, bisogna invece aspettare fino al prossimo gennaio. In quell’occasione, lì sì, si terrà una cerimonia in pompa magna. Tolti i veli alla rinnovata via Tatti poche settimane fa, si stanno ultimando gli ultimi dettagli relativi, in particolare, alle rampe autostradali.

Due anni e mezzo di cantiere

I lavori erano iniziati nel marzo 2022; tabella di marcia rispettata da parte dell’Ufficio federale delle strade. L’investimento è pari a 65 milioni di franchi, suddiviso fra il Cantone, la Confederazione e i Comuni facenti parte della Commissione regionale dei trasporti del Bellinzonese. Parallelamente la Città ha messo in pubblicazione le prime misure fiancheggiatrici (si veda più avanti) affinché l’infrastruttura permetta davvero di sgravare dal traffico parassitario in primis i quartieri a sud (Giubiasco e Monte Carasso).

Il traffico lungo le arterie

Non solo. Il semisvincolo dimezzerà i tempi di arrivo nella capitale e valorizzerà il trasporto pubblico e la mobilità lenta, favorendo i collegamenti ciclopedonali e l’accesso alle fermate del bus. Via Tatti è percorsa giornalmente da oltre 8.500 mezzi (dati del 2022 pubblicati lo scorso ottobre dal Dipartimento del territorio). Un migliaio di veicoli in più transita da via Birreria a Monte Carasso, mentre restando in quest’ultimo quartiere El Stradún (la cantonale che «spacca» a metà il paese, per intenderci) è attraversato ogni dì da ben 15.300 automobili.

Etichetta ingombrante

Per togliersi l’ingombrante etichetta di arteria trafficata, si metteranno in cantiere degli interventi da quasi 7 milioni di franchi per la riqualifica della carreggiata che attraversa l’abitato moncarassese e quello di Sementina, trasformandola in un «asse urbano». Riducendo cioè, come spiega il Governo nel messaggio appena trasmesso al Gran Consiglio, «la larghezza dello spazio destinato alla circolazione veicolare a quanto necessario per assicurare condizioni di percorribilità e sicurezza adeguate e attribuendo ai marciapiedi, cioè ai pedoni, gli spazi così sottratti ai veicoli».

La durata dei lavori - che dovranno iniziare entro il 31 dicembre 2025 per ottenere il contributo della Confederazione (fino ad un massimo di 1,8 milioni) nell’ambito del Programma d’agglomerato di terza generazione - è stimata in circa 14 mesi.

Focus sulle tre vie del Borgo

Dicevamo, in precedenza, delle misure fiancheggiatrici di modo che il semisvincolo consenta davvero di alleggerire il traffico. Ebbene, da ieri e fino al 25 settembre sono in pubblicazione al Dicastero territorio e mobilità a Sementina quelle riguardanti via della Posta, il Borghetto e viale 1814 a Giubiasco.

Si tratta, in sostanza, di una riqualifica multimodale dell’asse per consentire la moderazione del traffico, una maggiore permeabilità e sicurezza per la mobilità lenta e, infine, per rendere più scorrevole e fluido il trasporto pubblico.

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