Da un lato il cantiere fantasma, dall’altro le casette ci riprovano

Di primo acchito sembrava che il vecchio cantiere fantasma di Adria Village in via Torraccia a Novazzano fosse resuscitato. Dopo oltre sette anni qualcuno sarà ben riuscito a subentrare nell’operazione immobiliare dopo il crac di Adria Costruzioni, ci siamo chiesti guardando una recente domanda di costruzione. La posizione, la località, il numero di mappali coinvolti, tutto lasciava pensare a quel complesso residenziale che non ha mai visto la luce. Niente di tutto ciò. Nel senso, quella zona è tuttora terreno di ricorsi e controricorsi tra il Comune di Novazzano, la banca WIR (proprietaria del fondo) e i Cambria (titolari dell’impresa edile), ma nelle immediate vicinanze, al confine della Valle della Motta, si è palesato per la terza volta il progetto – bersagliato da opposizioni in precedenza – per costruire un nuovo complesso residenziale di 16 villette.
Tentativi e ritocchi
Come detto, è la terza volta che la società promotrice inoltra una domanda di costruzione. La prima risale al 2021, ma tutti gli abitanti di via Lischee sottoscrivono un’opposizione alla costruzione di 17 villette e un’autorimessa sollevando criticità tecniche e naturalistiche. La società rifà i compiti e nel 2022 presenta un’altra domanda di costruzione tenendo conto delle osservazioni degli oppositori, ma la licenza edilizia non viene staccata neppure questa volta. E siamo a tre. Nei giorni scorsi ne è comparsa un’altra all’albo comunale. Il progetto, che ricalca sostanzialmente quello del 2022, ha subìto ancora qualche ritocco, ma tiene conto degli aspetti della natura e del passaggio dei corsi d’acqua: la società ha deciso di rinunciare all’edificazione di una villetta (da 17 si è scesi quindi a 16) e di inserire nel comparto una strada privata a senso unico a servizio di tutto il complesso. Nella relazione tecnica si legge anche che lungo il confine con il parco della Valle della Motta verranno create tre aree attrezzate ad uso comune e che la finalità del progetto è l’interazione e l’integrazione degli edifici con il parco. In ogni caso, la domanda di costruzione è in pubblicazione fino al 3 luglio. Il costo dell’opera si aggira sui 5,5 milioni.
Prima il Comune, poi la banca
Ma il terreno dove nella primavera del 2017 sarebbe dovuta avvenire la consegna delle 25 unità abitative che avrebbero costituito l’Adria Village, in che stato versa? Nelle stesse identiche condizioni di allora. Prima ci aveva messo una pezza il Comune, che dopo il fallimento di Adria Costruzioni aveva iniettato migliaia di franchi per la messa in sicurezza del cantiere e per la disinfestazione delle zanzare che bivaccavano nelle pozze d’acqua piovana. Ma da quando la banca WIR si è aggiudicata il terreno all’asta, il compito sarebbe suo. «Alla banca abbiamo intimato il ripristino del terreno come in precedenza, che continua ad essere fatiscente. Ma ha fatto ricorso contro questo ordine», ci spiega il sindaco di Novazzano, Sergio Bernasconi. Di contro, la vertenza tra il Comune e i titolari di Adria Costruzioni (padre e figlio) per «il rinnovo della licenza edilizia è approdata al Tribunale cantonale amministrativo».