L'evento

«Dove c'è musica noi ci siamo»

Bellinzona: i gruppi svizzero tedeschi sono la vera anima della Festa federale che va verso (se non oltre) le 50.000 presenze - Dalle 14 l'atteso corteo lungo il viale Stazione: dovrebbe partecipare anche il consigliere federale Ignazio Cassis
© Ti-Press/Samuel Golay
Alan Del Don
24.09.2023 11:13

«Woher kommst du?». «Wo es Musik gibt». Dove c'è musica. E a Bellinzona non manca, in questi giorni. Una domanda, quella riportata all'inizio, che numerosi gruppi provenienti da Oltralpe si sono sentiti porre frequentemente da giovedì, quando è iniziata l'edizione numero 14 della Festa federale. La prima in Ticino, proprio nella capitale. Le somme si tireranno stasera, ma non dovrebbero esserci problemi a superare le 50.000 presenze. I sodalizi confederati sono la vera anima della manifestazione. Sanno creare quell'ambiente sano tipico delle «Stubete» tanto care a loro. Ed ora (un po') anche a noi. In piazza Collegiata in un paio di occasioni abbiamo pure visto partire... il trenino (non quello turistico, non l'Artù), ma quello del divertimento, della spensierata allegria. Del buonumore, della voglia di stare assieme, come canta il Toto Cavadini.

Come La Rambla

La Turrita dei 13 quartieri ha allestito 13 palchi (uno, quello in piazza Governo, è pure stato vittima del vento infingardo nelle prime ore di sabato) nel centro storico. Non è scaramantica la città del biscione che sventola su Palazzo Civico. Finora è stata baciata dalla fortuna, tutto sommato. Archiviati i primi due piovosi e freddi giorni, da ieri con il ritorno del sole la capitale è stata presa d'assalto. Ad un certo punto nel primo pomeriggio di ieri il viale Stazione sembrava La Rambla di Barcellona talmente era zeppo di persone. Come García Lorca in cuor nostro vorremmo che il «boulevard» turrito non finisse mai. Soprattutto in occasioni come quelle in cui ci troviamo ad applaudire e a gioire.

Ben 1.000 figuranti

Ma la Festa è mica finita. Continua oggi. Alle 9 in punto, in piazza Nosetto, davanti a Palazzo Civico, un suonatore di corno delle Alpi ha simbolicamente dato la sveglia ai bellinzonesi. Mentre poco fa, al Castelgrande, è stata riconsegnata la bandiera all'Associazione svizzera della musica popolare presieduta da un anno da Ralph Janser, il quale ha ringraziato la Città per l'accoglienza e per l'entusiasmo (e meno per il vento, aggiungiamo noi, visto che durante il discorso gli è volato via il cappello). «Orgoglioso e felice di aver ospitato nella Turrita la Festa federale della musica popolare. I valori che trasmette devono essere da esempio per tutti, soprattutto in questo momento difficile a livello internazionale», ha affermato un emozionato Andrea Bersani, presidente del Comitato organizzatore.

Alle 14 spazio al corteo lungo il viale Stazione. Dovrebbe partecipare anche il consigliere federale Ignazio Cassis. Di sicuro ci saranno il presidente del Consiglio di Stato Raffaele De Rosa ed il sindaco Mario Branda. Ben 1.000 i musicisti e i figuranti che vi prenderanno parte. Sarà la classica ciliegina su una torta dolcissima. Anzi, scusateci: sarà... musica per le vostre/nostre orecchie.

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