Ecco contenuti e progetti dei due nuovi Comuni leventinesi
È fatta, come si suole dire. La Leventina ha due nuovi Comuni, «Giornico» e «Quinto». Dalle urne, oggi, è uscito un verdetto chiaro da parte della popolazione che ha confermato la decisione presa dai Municipi di Bodio e Giornico (nel primo caso) e di Prato Leventina e Quinto (nel secondo) ed avallata dai rispettivi Legislativi. Una soddisfazione in più per il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi, leventinese DOC, già municipale di Quinto dal 2008 al 2011. Nelle prossime righe vi presentiamo i contenuti e i principali progetti delle entità territoriali.
Il rilancio della zona industriale
«Giornico», questo il nome del nuovo ente locale, conterà circa 1.700 abitanti. Il Municipio sarà rappresentato da cinque membri, mentre 25 saranno i componenti del Legislativo. Avrà sede nella Casa comunale di Bodio e moltiplicatore d’imposta al 95%. Il Governo ha assicurato un sostegno di 3 milioni di franchi, di cui 1,2 per gli investimenti e uno per il risanamento finanziario. Fra i progetti individuati per assicurare prospettive rosee al paese citiamo il rilancio della zona industriale (con fulcro l’ex Monteforno), dando vita al Polo di sviluppo economico in collaborazione con Personico; il rafforzamento del Campus formativo di Bodio, polo interaziendale attivo nell’industria metalmeccanica ed elettrica; un altro settore strategico è quello idrico ed energetico, ad esempio attraverso la valorizzazione dell’acqua che sgorga a 26-28 gradi dal tunnel di base di AlpTransit; c’è infine l’idea di fare di Giornico (villaggio ricco di storia e cultura) un museo a cielo aperto, partendo dalla vecchia centrale della Biaschina. Il sindaco di Bodio Stefano Imelli (Il Centro, in carica dal 2016), intende ricandidarsi nel 2025; lo stesso dovrebbe fare l’omologo di Giornico (pure lui de Il Centro) Rosolino Bellotti, primus inter pares da due anni e mezzo.
Quel fresco precedente fallito
Se «Giornico» ha visto la luce è anche perché… il 13 febbraio 2022 alle urne è stato affossato il progetto denominato «Sassi Grossi» che comprendeva anche Personico e Pollegio. Furono proprio questi ultimi due paesi a mostrare il pollice verso alla fusione, mentre Bodio e Giornico dissero di sì rispettivamente con l’81% e l’84%. Dopo il naufragio delle nozze a quattro si è subito partiti con slancio ed entusiasmo per condurre in porto l’unione dimezzata, ma non per questo meno voluta e «sentita» dai residenti.
Focus su turismo e sport
Territorio, lavoro, famiglia, turismo e svago sono i campi di attività che faranno da fil rouge alla nuova entità di 1.350 abitanti sorta in alta Leventina. Fra le idee anche quella di far «vivere» maggiormente la Gottardo Arena attraverso degli elementi di arredo urbano e sportivo da posare nell’area fra la pista e l’elibase così da permettere alla popolazione di «rigenerarsi e divertirsi». Si intravede altresì del potenziale nella zona industriale-artigianale presente sulla Piana di Ambrì. Il contributo di Bellinzona si quantifica in 1,7 milioni, con un possibile aiuto complementare fino a mezzo milione per iniziative particolarmente significative dal profilo del progresso in ambito socioeconomico e territoriale.
La prima tappa di un percorso?
Il Municipio sarà composto da cinque membri, il Legislativo da 21 (possibili i circondari); moltiplicatore al 90%. Secondo il Consiglio di Stato questo primo matrimonio dovrà essere seguito da altri, sulla falsariga di quanto fatto a Faido, Comune che si è unito in tre distinte tappe (2005, 2011 e 2015). Il riferimento è pertanto ad Airolo, Bedretto e Dalpe che finora hanno preferito stare alla finestra. E in vista delle elezioni del 2025, cosa intendono fare gli attuali sindaci (entrambi PLR)? Sia Aris Tenconi (Quinto, in carica dal 2021) sia Davide Gendotti (al timone dal 2016) sono a disposizione.
I prossimi passi
Dopo l'odierno sì popolare ai progetti aggregativi (compreso quello in Malcantone), la palla passa ora al Gran Consiglio che darà lo scontatissimo via libera alla nascita dei tre Comuni che riduce a 100 il numero degli enti locali ticinesi (poco più di vent’anni fa erano ancora 245). Le prime storiche elezioni si terranno nell’aprile 2025; ciò significa che l’attuale legislatura iniziata nel 2021 sarà prorogata di un anno, nel senso che il prossimo 14 aprile non ci si recherà alle urne a Bodio, Giornico, Prato Leventina, Quinto, Astano, Bedigliora, Curio, Miglieglia e Novaggio.