Ex BIC, primo round al Municipio
Si è sbloccato uno dei progetti più recenti messi in cantiere dal Municipio di Melide, ossia il rilancio dello stabile ex BIC, a pochi passi da piazza Domenico Fontana. La destinazione del terreno che ospita il vetusto edificio, ne avevamo riferito nel febbraio dello scorso anno, dovrebbe essere quella già approvata dal Consiglio comunale oltre un decennio fa: una struttura per anziani autosufficienti con spazi di pubblica utilità quali una sala multiuso e un asilo nido. Il Municipio aveva scelto una via particolare: il concorso per l’assegnazione di un diritto di superficie sul terreno tramite pubblico concorso. In sostanza, i privati interessati a realizzare la struttura, idealmente alta tre piani, dovranno farsi carico dei costi di demolizione e dell’eventuale risanamento.
La modalità scelta dall’Esecutivo melidese aveva però incontrato l’opposizione della CAT, la Conferenza dell’Associazioni Tecniche del Canton Ticino – che accorpa le associazioni di categoria dei professionisti attivi nei settori dell’ingegneria e dell’architettura –, la quale aveva impugnato il bando. Ebbene, negli scorsi giorni il Consiglio di Stato ha in prima istanza bocciato il ricorso «in quanto irricevibile»: il Governo ha infatti ritenuto che la CAT non è legittimata a ricorrere in quanto non è cittadina di Melide.
In ogni caso, il Consiglio di Stato precisa che il ricorso sarebbe stato respinto anche nel merito, non ravvisando alcun difetto di impostazione del bando di concorso. Lo stesso è stato – secondo il Governo – impostato correttamente distinguendo i requisiti di idoneità dai criteri di aggiudicazione, per i quali è stato indicato il metodo di valutazione. Il Governo ha infine riconosciuto le indennità al Comune, il quale si è avvalso della consulenza di un legale. Non è escluso che la vicenda possa ora approdare al Tribunale cantonale amministrativo.
Rilancio? Se ne parla da anni
Che cosa fare dello stabile ex BIC, a Melide, è un tema che impegna la politica da oltre 20 anni. Almeno da quando, nel 1999, il Municipio aveva dato il via libera all’acquisizione del fondo che ospita la vecchia fabbrica, ormai in disuso. Nel 2010 il Legislativo aveva approvato una mozione del gruppo PLR che proponeva di realizzare appartamenti a pigione moderata per anziani. Nel 2012 era stata adottata la variante di PR nucleo, ma due anni dopo il Consiglio di Stato aveva rinviato il piano in riva al Ceresio.