Aggregazioni

Fusione tra Bodio e Giornico, dal Cantone pronti 3 milioni

Ecco il rapporto sul matrimonio approvato dai rispettivi Municipi - Si crede nel futuro, ma si teme che il Polo di sviluppo economico possa rivelarsi «uno specchietto per allodole»
Il futuro ente locale si chiamerà Giornico. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
17.05.2023 13:43

Si chiamerà Giornico, avrà sede a Bodio, sarà rappresentato da 5 membri del Municipio e da 25 consiglieri comunali, godrà di un sostegno cantonale di 3 milioni di franchi, farà leva principalmente sul rilancio della zona industriale, sul settore energetico, sulle sinergie con il Campus formativo e, infine, dovrebbe avere un moltiplicatore d’imposta del 95%. Eccolo, in grandi linee, l’ente locale che nascerà dall’aggregazione dei due paesi bassoleventinesi. I rispettivi Municipi hanno approvato negli scorsi giorni il rapporto di 30 pagine elaborato dalla speciale Commissione. Entro fine giugno toccherà ai Legislativi esprimersi sul documento, che verrà poi trasmesso al Governo. La votazione consultiva è prevista in novembre.

Riflessioni a 360 gradi

Come abbiamo riferito a più riprese nelle ultime settimane, procede dunque a passo spedito (dopo qualche incomprensione iniziale) il progetto che dovrebbe portare alla nascita di un villaggio di 1.700 abitanti (con la popolazione, però, che diminuisce) con le prime elezioni in programma nell’aprile 2025. Uno dei progetti chiave sarà la creazione del Polo di sviluppo economico nell’area industriale in collaborazione con Personico.

Le autorità stanno valutando vantaggi (accesso ai contributi cantonali per i progetti) e svantaggi (i vincoli imposti dal Cantone, in primis per l’insediamento di aziende operative in un determinato settore e che potrebbe obbligare quelle attive attualmente a trasferirsi altrove) dell’operazione che ha ottenuto il via libera del Gran Consiglio. Si teme che l’idea possa rivelarsi «uno specchietto per allodole». Verrà creato un istituto scolastico unico, mantenendo così le sedi attuali in quelli che sono destinati a diventare due quartieri. Preoccupa, in ogni modo, il calo di allievi con il rischio di un’eventuale soppressione di sezioni.

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