Giustizia
Gioielliere assolto: la vicenda non è ancora finita
Il Ministero pubblico della Confederazione ha inoltrato una domanda di revisione della sentenza di proscioglimento del professionista luganese accusato di aver «lavato» denaro per la mafia
Non si è ancora chiuso il caso del gioielliere luganese assolto lo scorso 1. luglio dal Tribunale federale (TF) dall’accusa principale di riciclaggio per aver ripulito denaro per conto della criminalità organizzata italiana e in particolare per la cosiddetta «banca della camorra» (vedi l’edizione del 5 agosto). Dopo la decisione, l’incarto era stato trasmesso al Tribunale penale federale (TPF) per una nuova decisione ai sensi dei considerandi ma come si evince da un’ordinanza del TPF pubblicata ieri, lo scorso 20 agosto l’accusa – ossia il Ministero pubblico della Confederazione – ha inoltrato una domanda di revisione della sentenza di assoluzione.
In questo articolo: