Il caso

Gottardo Arena, per l'hotel manca un voto

Quinto: bocciatura inaspettata del Legislativo alla vendita di parte di un terreno alla Valascia Immobiliare SA - Si ritenterà prima dell'estate: l'albergo sarebbe dotato di 60-80 camere e di un'area wellness
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
09.04.2024 16:34

Il preavviso favorevole della Commissione della Gestione sembrava essere un chiaro segnale. E invece ieri sera è arrivata una bocciatura inaspettata, da parte del Consiglio comunale di Quinto, alla vendita di parte di un terreno (pari a 1.180 metri quadrati) di proprietà dell’ente locale altoleventinese alla Valascia Immobiliare SA. La società intende costruire, a fianco della Gottardo Arena (sul lato sud-est), un hotel di standard 3 stelle plus, come avevamo anticipato prima di Natale. A «firmarlo» sarà lo stesso architetto, ovvero Mario Botta, e pure la linea sarà identica a quella del moderno stadio multifunzionale dell’HCAP. Affinché il messaggio passasse era però necessaria la maggioranza assoluta, ovvero 11 voti su 21; ne è mancato uno (10 favorevoli su 17 presenti). L'Esecutivo, come ci è stato confermato, ripresenterà la richiesta in tempi brevi. Con ogni probabilità già prima dell'estate.

Sala multiuso da 500 posti

Il Municipio di Quinto non demorde, dunque, in quanto ritiene il progetto interessante perché consentirà di ampliare l’offerta di strutture ricettive in alta valle che risulta «ancora troppo bassa e non sempre di buona qualità», di godere di una sala multiuso da 500 posti (che in futuro dovrebbe essere messa a disposizione anche per delle manifestazioni locali) e, soprattutto, in virtù della creazione di impieghi.

Un noto brand

L’albergo, se davvero si farà, sarà dotato di 60-80 camere, di alcuni appartamenti a disposizione della società biancoblù o da affittare per un lasso di tempo determinato, di un’area wellness-fitness (accessibile pure ai clienti esterni) e di un ampio foyer. L’hotel collegato con la pista di ghiaccio opererà in franchising di un noto «brand giovanile/sportivo legato a un grande gruppo internazionale». L'investimento previsto è di almeno 20 milioni di franchi, a carico di investitori privati, con i quali vi sono già dei contatti in fase avanzata. Il prezzo di vendita invece è stato concordato a 170 franchi al metro quadro per un totale, quindi, di 200 mila franchi.

La società anonima

Al fine di riuscire nell’intento e, in particolare, con l’obiettivo di trovare dei finanziatori, poco meno di un anno fa è stata costituita la Hotel Gottardo Arena SA che condivide la stessa sede con il club biancoblù. Ne fanno parte Massimo Frigerio (presidente, al timone anche della Valascia Immobiliare) e i membri Filippo Lombardi (numero uno dell’HCAP), un avvocato luganese (il quale rappresenta «investitori svizzeri ed esteri», si precisa nel messaggio municipale) e due cittadine russe, la prima domiciliata a Vienna ma con residenza secondaria a Lugano.

La società anonima ha un capitale di 100 mila franchi. Al di là dell’albergo, fra gli scopi - come si legge a Registro di commercio - figurano pure «la ristorazione, l’esercizio di attività culturali e ricreative, l’organizzazione di manifestazioni e di eventi culturali e ricreativi». Si mira dunque a far «vivere» maggiormente lo stadio multifunzionale, ottimizzandone l’utilizzo come auspicato peraltro dal Municipio nel rapporto aggregativo in vista del matrimonio con Prato Leventina, approvato in votazione consultiva lo scorso 26 novembre.

Grandi cambiamenti

Per l’alta Leventina, l’abbiamo scritto più volte, sono anni di grandi cambiamenti. La Gottardo Arena, inaugurata l’11 settembre 2021, è il fiore all’occhiello. Ma vi sono altri progetti che interesseranno la regione entro un lustro o poco più. Pensiamo al Centro nazionale di allenamento per il freestyle che vedrà la luce ad Airolo l’inverno prossimo, alla riqualifica del fondovalle di quest’ultimo Comune, al potenziamento della funicolare del Ritom con la realizzazione di un ponte tibetano lungo 400 metri.

E, soprattutto, il prospettato campus sportivo da 150 milioni promosso dall’imprenditore kazako Timur Azimov: aule all’ex Sanatorio di Piotta, dormitori nell’area della centrale del Ritom ed impianti sportivi in zona industriale nonché una possibile sinergia con la stessa arena dell’HCAP. Complessivamente verrebbe creato un centinaio di posti di lavoro.

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