Il Locarno ora può sognare l'America

«Sognare non è proibito e io sogno che il Locarno possa andare il più in alto possibile». E per spiccare il volo, come auspicato da un socio e tifoso storico, l’assemblea dell’Associazione Football club Locarno ha dato stasera luce verde con due sole astensioni alla costituzione di una società anonima per la gestione della prima squadra. Una decisione formale, che apre però le porte all’entrata nel sodalizio del North Sixth Group con sede a New York, fondato nel 2010 da Matt Rizzetta. La società si occupa di diverse attività in vari settori (media, marketing, sport ed intrattenimento).
«Se vogliamo riportare il Locarno laddove storicamente è stato e laddove è possibile stare ci vogliono forze esterne», ha argomentato il presidente Mauro Cavalli, ribadendo che in Ticino non sembrano esserci gruppi, cordate o singoli imprenditori disposti ad investire nelle società calcistiche che ambiscono a raggiungere un posto di rilievo nel panorama nazionale. Alla testa del club dal luglio 2021, è stato riconfermato alla presidenza del comitato dell’associazione.
L'ex difensore
«Siamo entusiasti ed onorati del progetto e dell’opportunità di rappresentare il Locarno del futuro», ci ha confidato Matt Rizzetta, timoniere del North Sixth Group. L’imprenditore crede nel progetto, tanto da aver affidato ad Omar Ferro (già giocatore delle Bianche Casacche negli anni Novanta) il compito di rappresentare la società americana nel comitato della nuova SA. Un uomo di fiducia, insomma, e soprattutto legato al territorio. «Ritengo sia un’occasione da non lasciarsi sfuggire», ha osservato l’ex difensore.
L'avvocato toscano
Per preparare l’ingresso del gruppo nella società anonima che gestirà l’attività della prima squadra del Locarno, oltre a Ferro nel comitato dell’associazione entrerà anche l’avvocato toscano Simone Calzolai, che da sempre segue l’attività della holding di Rizzetta. L’obiettivo è quello di rilanciare le Bianche Casacche, fondate nel 1906, ora in Seconda Lega Interregionale. Passo dopo passo il North Sixth Group dovrebbe entrare nella società portando idee ed investimenti come fatto con l’Ascoli nella Serie B italiana (Rizzetta controlla il 19% delle quote) e nel Campobasso, club molisano rilevato nel 2022 in Eccellenza e subito portato alla promozione la scorsa primavera in Serie D nonché con una franchigia di Brooklyn appena nata e nella quale prevede di iniettare ben 10 milioni di dollari.
La strategia
Prendere una squadra che gioca nelle leghe inferiori e portarla il più in alto possibile. Il sogno americano, insomma. Nella vita come nel calcio. Il quasi 41.enne Matt Rizzetta, i cui nonni lasciarono il Molise per New York, negli States il «suo» sogno l’ha raggiunto. Dando vita, tredici anni or sono, al North Sixth Group, che prende proprio il nome della strada della Grande Mela in cui andarono a vivere i suoi cari. L’holding che ha creato vanta nel portafoglio società attive in vari ambiti, calcio compreso.
Spazio pure su Forbes
La nota rivista «Forbes» ha dedicato un’intera pagina al miracolo del Campobasso, che pochi mesi dopo essere stato rilevato da Rizzetta è stato promosso in Serie D. I progetti sono ambiziosi: abbinare un brand allo stadio (che rimarrebbe comunque di proprietà della città), aprire un negozio per vendere maglie e gadget, creare una piattaforma in streaming e trasformare la storia del club in una serie TV a stelle e strisce grazie all’amicizia con l’attore Mark Consuelos, uno degli investitori.
Il trait d’union con l’Italia
Il motto dell’imprenditore si può riassumere in «passion, purpose e progress». Passione, obiettivo (inteso come traguardo) e progresso/crescita. Gli investimenti fatti devono portare dei ricavi. Il Ticino, e il Locarno in particolare, è visto anche come un trait d’union con l’Italia, dove il gruppo di Rizzetta è attivo.