Il «peso» del nome in un matrimonio
Il nome di un Comune, si sa, è senza ombra di dubbio uno degli aspetti più importanti quando si parla di aggregazioni. «Separarsi» dall’attuale denominazione, per alcuni cittadini, non è cosa facile. Perché racchiude in sé l’identità, la storia, l’attaccamento di una comunità. Lo sanno bene in Leventina, valle interessata da due progetti di fusione che andranno entrambi al voto il prossimo 26 novembre. In bassa valle, nel prospettato matrimonio fra Bodio e Giornico, si è optato per «Giornico» in virtù in primis della riconosciuta attrattiva culturale ed architettonica del paese alla luce della presenza di ben sette chiese. Nel rapporto di studio si legge che la scelta è stata dettata da due motivi, principalmente. Il primo è che il villaggio noto per l'omonima Battaglia «può fregiarsi del label di uno dei borghi più belli della Svizzera (...), un'immagine molto positiva e attrattiva». Secondariamente in quanto Bodio faceva parte della Vicinanza di Giornico, struttura organizzativa in vigore dal 1100 fino alla nascita del Cantone Ticino nel 1803.
Fra proposta e decisione
Più a nord, nel progetto concernente i due promessi sposi Quinto e Prato Leventina, si è fatta per contro una scelta diversa. La Commissione di studio ha proposto «Quinto». Il Legislativo del secondo Comune ha però chiesto di sottoporre al voto anche il nome «Quinto-Prato», richiesta che i due Municipi hanno in seguito accolto. Lo stesso ha fatto il Consiglio di Stato. Il 26 novembre, quindi, la popolazione dei paesi dovrà decidere su queste due alternative. La questione, ci è stato spiegato, è molto sentita in alta Leventina. I cui Municipi, ricordiamo, sono favorevoli alla fusione. Idem i rispettivi Legislativi: a Prato i sì sono stati 12 a fronte di un astenuto, mentre a Quinto è stata più tirata (9 favorevoli e 8 contrari).