Il presidente non fa i bagagli
Brenno Martignoni Polti resta in sella. L'ex sindaco ha ottenuto stasera la fiducia del Legislativo di Bellinzona senza passare da una votazione e non lascerà dunque la presidenza del plenum come gli aveva chiesto il suo ex gruppo Lega-UDC dopo il ritorno al vecchio amore, Il Noce. Finirà dunque la legislatura da indipendente e poi, il prossimo 14 aprile, si ricandiderà con il movimento da lui fondato tre lustri fa con la speranza di riconquistare un seggio in Municipio e riaccomodarsi pertanto a Palazzo Civico come fatto tra il 2004 ed il 2012.
In carica da giugno
Una poltrona, quella di primo cittadino, che Brenno Martignoni Polti occupa dallo scorso 19 giugno, quando era stato nominato presidente del Consiglio comunale con 40 voti favorevoli e 5 astenuti. Prima di quella di stasera finora aveva diretto due sedute.
La breve discussione in sala
«Quando sono entrato in carica avevo espresso il dubbio che cammin facendo avremmo incontrato qualche sorpresa. In effetti ho tenuto fede a quanto detto il 19 giugno scorso e stasera mi dichiaro quindi indipendente. Voglio continuare a lavorare per Bellinzona, ancora più convinto, sino alla fine del mandato. Il presidente del Consiglio comunale non può fare il bello ed il cattivo tempo. Si tratta di una carica ad personam, slegata dai gruppi. Ecco perché si parla di primo cittadino. Con la vostra stimata collaborazione intendo proseguire il mio lavoro», ha rilevato l'ex sindaco.
Dal canto suo il capogruppo Lega-UDC e presidente della sezione leghista Sacha Gobbi ha rilevato che «la nostra posizione trasmessa negli scorsi giorni ai media riguarda l’aspetto politico, non certo la persona. Per noi resta un problema di opportunità e di coerenza, visto che Brenno Martignoni Polti è stato proposto dal nostro gruppo e poi nominato, vero, dal Legislativo. Spiace per la tempistica e anche perché alla fine, oggigiorno, il presidente del Consiglio comunale rappresenta ora un movimento che non era presente alle elezioni del 2021. Una situazione atipica ed imbarazzante, a mio avviso».