Il progetto tagliato può essere «ricucito»

Il progetto della circonvallazione Agno – Bioggio va realizzato in un’unica tappa. Ovviamente senza la galleria interrata fra l’aeroporto e il Vallone, tagliata dal Cantone a causa del costo eccessivo di quest’opera, ma con una soluzione alternativa che riguarda Agno, Comune particolarmente toccato dal problema che la circonvallazione intende risolvere: il traffico.
Ma andiamo con ordine: lo scorso dicembre, il Dipartimento del territorio aveva reso noto che rispetto al progetto di massima del 2019, il costo dell’intera circonvallazione era lievitato in maniera importante per quanto riguarda la suddetta galleria e che si sarebbe dunque proceduto con la parte d’opera compresa tra la rotonda Cinque Vie a Bioggio e l’estremità sud della pista dell’aeroporto di Agno, fino all’aggancio con l’esistente via Lugano. Una decisione che aveva suscitato non poche reazioni nella regione, tra cui spiccava quella del sindaco di Agno Thierry Morotti. Per questo, su richiesta della Conferenza dei Sindaci del Malcantone, mercoledì sera si è tenuto un incontro tra il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali e il Comitato della Conferenza dei Sindaci, durante il quale si è potuto meglio approfondire quali saranno i prossimi passi che il Cantone intende attuare per la progettazione della Circonvallazione Agno – Bioggio.
Ebbene, durante l’incontro Zali ha confermato che è sua intenzione presentare un aggiornamento del progetto entro la fine del 2024 e, altra novità, il credito per la sua realizzazione, che verrà poi sottoposto all’attenzione del Parlamento, «si estenderà alla totalità del tracciato». Ossia quello tra l’aeroporto e Bioggio, già definito, oltre a una soluzione per Agno, ancora da valutare. In questo senso, si legge in una nota stampa, il Comitato ha proposto «di non escludere la verifica della realizzazione di una galleria tra Manno e Tresa, ovvero che aggiri totalmente i centri dei Comuni del basso Malcantone». Infine, ci spiega il sindaco di Bioggo Eolo Alberti, «è stata avanzata la richiesta che la Conferenza dei Sindaci venga attivamente coinvolta in questa fase delicata di progettazione di un’importante opera di importanza regionale».
Varie opzioni
Sul tavolo ci sono dunque diverse soluzioni alternative. Ne ipotizziamo alcune: realizzare in superficie tutto il tracciato inizialmente previsto in galleria (difficile visto il «niet» già espresso da Agno); realizzarlo in parte in superficie e interrato verso il Vallone, dove si integrerà con il tram-treno; costruire, come proposto dai sindaci, la galleria Manno – Tresa, un progetto simile al tunnel tra Agno e Bioggio, bocciato in votazione popolare con il 52,6% dei contrari.