In attesa che riparta la funicolare, spunta l'idea museo

In attesa di riuscire a farla ripartire, il Comitato promotore per il ripristino della funicolare Lanzo - Santa Margherita intende proporre quale progetto Interreg la trasformazione della stazione a monte - sul piazzale Belvedere di Lanzo - in un museo. «Voglio essere molto chiaro – ha detto il presidente del Comitato Adalberto Piazzoli sabato in occasione del terzo e ben frequentato «Open day» dedicato alla funicolare: - il museo sarà finanziato con i fondi Interreg e non confligge in alcun modo con la riattivazione dell’impianto che resta il nostro obiettivo principale». Su questo fronte ancora poco si è mosso. Sabato i consiglieri regionali presenti si sono impegnati a presentare una mozione bipartisan al Consiglio regionale della Lombardi. Ancora Piazzoli: «per finanziare la riattivazione occorre che Regione Lombardia, proprietaria dell’impianto, pubblichi quanto prima una manifestazione di interesse alla quale siamo sicuri risponderanno numerosi soggetti pubblici e privati, italiani e svizzeri».

Cantone rappresentato

All’Open day erano presenti diverse autorità italiane e, per la prima volta, anche una delegazione di politici ticinesi: in particolare il presidente del Gran Consiglio Michele Guerra e la granconsigliera Cristina Zanini Barzaghi. Quest’ultima, già municipale di Lugano, sul proprio profilo Facebook ha commentato il progetto scrivendo che «riattivare le funicolari fa parte della valorizzazione del turismo dolce. Questo è un progetto transfrontaliero che potrebbe rivitalizzare il Ceresio orientale, una sinergia con Gandria, Bré, Navigazione e Città di Lugano va pensata». A questo proposito val la pena ricordare che la Svizzera e il Ticino sono intimamente coinvolti nella storia della funicolare di Lanzo: la nascita della società anonima avvenne a Lugano nel 1906 e negli anni la Società navigazione lago di Lugano (SNL) ne assunse addirittura l’esercizio.
Attracchi e sentieri ciclabili
Nel frattempo si sta anche lavorando per levare Santa Margherita dal suo cinquantennale isolamento. L’Autorità italiana di bacino si è detta disponibile a «ripristinare subito» il pontile d’attracco dei battelli e il Comune di Claino con Osteno ha annunciato che a breve partiranno i lavori del primo lotto del sentiero ciclabile che collegherà la località rivierasca con la frazione e con il confine di Stato, collegandosi quindi alle Cantine di Gandria.