La capitale attira 400 posti di lavoro
È proprio vero: Bellinzona piace, eccome. La buona qualità di vita, la nuova centralità grazie ad AlpTransit, i passi da gigante fatti dal trasporto pubblico e dalla mobilità lenta, le prospettive di sviluppo socioeconomico e le dinamiche già in atto in questo senso sono fattori decisivi nella scelta sia dei cittadini sia dell’economia. Non è un caso, dunque, che dopo l’aggregazione vi sia stata una crescita demografica (in controtendenza rispetto agli altri poli ticinesi) e la Turrita quale luogo per insediare un’attività professionale sia viepiù attrattiva. Nelle prossime righe ci concentreremo su quest’ultimo punto, con l’esempio di due realtà affermate: una arriverà nel «cuore» della Turrita tra poco più di un anno, l’altra vi ha traslocato quasi tre anni fa senza grossa pubblicità. Insieme garantiranno alla Città 400 posti di lavoro qualificati che vanno ad aggiungersi a quelli creati da polo biomedico e scienze della vita.
Investimento di 4,9 milioni
«C’è interesse per la città», titolavamo una settimana fa l’intervista al capodicastero Territorio e mobilità nonché vicesindaco Simone Gianini. Il quale affermava che delle aziende stanno già ora scommettendo sulla capitale, ben coscienti di cosa ha da offrire e, soprattutto, di cosa saprà assicurare fra 10-15 anni. Partiamo dal centro Al Castello, all’angolo tra le vie Molo e Pellandini, in piena Bellinzona. Nel complesso, come appreso dal CdT, a inizio 2024 arriveranno 205 posti di lavoro in campo ingegneristico. A portarli sarà AFRY Svizzera SA. La società, con un investimento di 4,9 milioni, modificherà massicciamente lo stabile acquistato tre anni fa dalla Banca J. Safra Sarasin. Mai decollato in ambito commerciale e oggi chiuso, il centro sarà trasformato da AFRY nella sua sede unica. I lavori verranno effettuati nel corso del 2023, il trasloco è previsto nella primavera 2024.
Centralizzazione delle sedi
«L’obiettivo è la centralizzazione delle nostre sedi di Rivera, Grono e Castione in un unico luogo», spiega Renato Bison, membro dei quadri della società, il quale ricorda che manca ora la firma del contratto con la banca proprietaria. All’insegna del concetto di desk sharing, negli spazi adattati al primo e secondo piano troveranno posto anche i professionisti di IFEC Ingegneria SA, società di Rivera attiva nell’ambito delle consulenze acquisita dalla stessa AFRY. Renato Bison è anche municipale di Bellinzona, ed è quindi doppiamente soddisfatto della soluzione: «La nostra è una società attiva a livello nazionale e internazionale. Credo che per la Città sia un colpaccio, e non solamente a livello fiscale». Un’ottima notizia per il Comune. A giovarne potrebbe essere l’intera realtà cittadina, e sotto vari aspetti. Come spiegare la scelta della capitale? «Alla luce della nuova centralità e del fatto che vi hanno sede anche i due nostri principali clienti, l’USTRA e le FFS. Inoltre non è facile trovare un edificio di queste dimensioni».
Favorire il mezzo pubblico
A questo arrivo se ne aggiunge un altro già consolidato nelle immediate vicinanze della capitale. Dal gennaio 2020 in via del Tiglio a Giubiasco è sorto il quartier generale della Lombardi SA Ingegneri Consulenti, la società di ingegneria fondata nel 1955 dal compianto Giovanni Lombardi. Ben 179 collaboratori sono operativi nel complesso che si trova a due passi dalla stazione ferroviaria. «Nella nostra storica sede a Minusio cominciavamo ad essere un po’ stretti. Abbiamo dunque iniziato a guardarci attorno con l’obiettivo, però, di restare nel Sopraceneri e di farlo nelle vicinanze di infrastrutture di traffico», esordisce Michele Fumagalli, presidente del Consiglio di amministrazione-Holding. Scartate le ipotesi Tenero (all’ex Cartiera), Castione e delle alternative sempre nella Turrita, si è optato appunto per il Borgo. «La Città oggi più che mai è al centro del Cantone. Da qui transitano tutti i collegamenti nord-sud e quelli con Locarno e Lugano sono rapidi», rileva il nostro interlocutore.
«Il personale è contento»
Michele Fumagalli specifica che il gruppo incentiva in modo importante l’utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei dipendenti, ciò che gli ha permesso di ottenere pure il plauso del Cantone per la lungimiranza. Non solo: si è altresì rinunciato a realizzare i posteggi. «Quasi tutti i collaboratori sfruttano il treno, il bus e le biciclette, elettriche e no. Anche in questo senso Bellinzona è ben servita. Come hanno reagito i collaboratori? Sono contenti, hanno capito la nostra filosofia e la stanno mettendo in pratica», conclude il presidente del CdA-Holding.