Il caso

Luci rosse all'asta: tocca all'Hollywood

Cadenazzo: l’immobile che per anni ha ospitato il postribolo, uno dei più noti in Ticino, verrà venduto all’incanto il 21 novembre - Dopo la chiusura aveva accolto i frontalieri attivi in alcune aziende della zona - La perizia non esclude «un’attività di servizio-intrattenimento» - Non la prostituzione, vietata nel nucleo
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
24.10.2023 06:00

A quasi dieci anni dalla chiusura, il 21 novembre prossimo andrà all’asta lo stabile in via Camoghè a Cadenazzo che ospitava il locale a luci rosse Hollywood, uno dei postriboli più noti negli anni Novanta-inizio Duemila in Ticino. All’incanto, che si terrà nella sala conferenze dell’Ufficio di esecuzione di Locarno, verranno battuti anche altri spazi e fondi. Ma sotto la lente, inevitabilmente, c’è l’ex bordello che ha cessato l’attività il 5 ottobre 2014. In seguito le trenta camere della Residenza Laura (al piano superiore del complesso) hanno accolto degli operai, soprattutto frontalieri, attivi in alcune aziende del Sopra- e del Sottoceneri. Il valore di stima del fondo di 619 metri quadrati è di poco più di 783 mila franchi, quello peritale è invece pari a 1,2 milioni.

Valore di 1,2 milioni

«La costruzione presenta le tipiche caratteristiche edificatorie delle costruzioni rurali. Nel corso degli anni sono stati eseguiti diverse modifiche e lavori di manutenzione, l’ultima, la più importante, risale al 1994. Nel 2013 è stata inoltrata una domanda di costruzione in sanatoria per regolare l’esercizio della prostituzione presente da decenni negli stabili adiacenti al bar Hollywood. Il Municipio non ha però mai rilasciato una licenza edilizia in quanto la creazione di un postribolo sul fondo in oggetto non rispetta le normative pianificatorie della zona». La perizia di 25 pagine, elaborata nel 2022, passa ai raggi X lo stato dell’immobile. Che, tranne un’infiltrazione d’acqua, è ancora in buono stato. Il valore commerciale dell’edificio, come detto, è stato valutato in 1,2 milioni: «L’importo finale mediato si basa su un ipotetico affitto per un bar/club privato attualmente non in funzione». Un’«attività di servizio/intrattenimento», specifica subito il perito, senza però addentrarsi nei particolari. Verosimile ipotizzare un «normale» ritrovo pubblico. Ma non un bordello.

Effetto Domino

Il recente passato ci dice infatti che l’Esecutivo ha più volte negato la possibile trasformazione in postribolo ufficiale. La prostituzione non è consentita nella Zona nucleo tradizionale. Così, dopo la chiusura spontanea avvenuta nel maggio 2012 nell’ambito dell’operazione Domino contro il meretricio illegale portata avanti da Magistratura e Polizia cantonale, il bordello ha abbassato la saracinesca nell’ottobre 2014. Uno dei tanti che, per 20-30 anni, erano presenti a Cadenazzo e sulle rampe del Ceneri.

Tra bordelli e night

Nella nostra regione, negli anni Novanta ed inizio Duemila, i postriboli erano spuntati come funghi. L’Hollywood di Cadenazzo, di cui abbiamo appena detto. Ma anche il Belvedere, il Ronco ed il Monna Lisa (Comune di Gambarogno) sulle rampe del vecchio Ceneri. E, poco più sotto, un condominio. Due ritrovi anche ad Arbedo, oltre all’ex Motel Castione lungo la tirata per Claro. Il Lumino’s in zona Bassa a Lumino, finito poi sotto i riflettori per una vicenda giudiziaria. Nel cuore di Bellinzona c’erano due lupanari e altrettanti night. Infine dei locali erano attivi pure in Leventina.

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