Maltempo in Vallemaggia, chiesto anche il supporto dell'esercito
Durante un primo infopoint, poco fa a Locarno, la Polizia cantonale ha fornito alcune informazioni in merito al violento temporale che ha colpito questa notte la Vallemaggia.
«La situazione evidentemente è molto delicata», ha spiegato il portavoce della Polizia Renato Pizolli. «La zona della Vallemaggia è stata interessata da un'importante perturbazione meteorologica di carattere temporalesco che soprattutto nel corso della notte ha interessato la Valle Lavizzara e la Val Bavona. In particolare, c'è stato il crollo di un ponte a Visletto. Ciò ha determinato l'interruzione sia elettrica, sia di acqua potabile, sia delle comunicazioni. E questa situazione non facilita i lavori dei soccorritori».
Inoltre, ha aggiunto il portavoce, «c'è stato in Val Bavona il ritrovamento di due persone prive di vita, il cui riconoscimento al momento è in corso». Mentre «per quanto riguarda la Val Lavizzara si conta una persona dispersa». In questo senso, ha spiegato, «le ricerche sono attive e ci saranno aggiornamenti nel corso della giornata».
Sempre per quanto riguarda la Val Lavizzara, «a Mogno era presente una colonia con 40 bambini e 30 adulti: sono stati tutti evacuati e portati ad Aurigeno e la maggior parte dei ragazzi è già stata riconsegna alle famiglie». Circa 300 persone, invece, «si trovavano a Peccia per un torneo di calcio e per loro l'evacuazione è in programmazione». Un'evacuazione che, ha precisato, «non è semplice, in particolare viste le difficoltà viarie». Proprio in questi momenti «si sta cercando la soluzione migliore» per evacuare le persone, che «comunque dovrebbero essere tutte in salute». Da questo punto di vista, ha aggiunto, «non vi è da preoccuparsi».
Per quanto concerne i soccorsi, «sono alcune centinaia le persone che si stanno adoperando per prestare soccorso e dare sostegno». In questo momento, inoltre, «sono cinque gli elicotteri che stanno volando», in particolare «per il recupero delle persone». La priorità, in questa fase, viene data a Mogno e Peccia.
Al lavoro vi sono pure i geologi. «In questa fase a quanto ci è dato sapere non ci sono delle abitazioni in pericolo». Ma, va da sé, su questo fronte se ne saprà di più nel corso del pomeriggio. Lo Stato maggiore regionale di condotta, attivato stamane proprio per fronteggiare la difficile situazione, ha inoltre chiesto il supporto dell'esercito.
Proprio in questi momenti, un Super Puma dell'esercito è arrivato ad Aurigeno per aiutare con le evacuazioni.