Ticino

Manovra di rientro, secondo atto

Il Consiglio di Stato ha presentato il Preventivo 2025 con il secondo pacchetto di misure di risparmio per un importo di 72 milioni di franchi – Il deficit stimato è di 64 milioni - Le misure di competenza del Parlamento sono nuovamente destinate a far discutere
© CdT / Chiara Zocchetti

Il rincaro del personale riconosciuto solo parzialmente, varie misure che concernono la scuola, niente Scuola di Polizia nel 2026, ma anche altre misure che toccano nuovamente il settore socio-sanitario. Il Governo ha presentato oggi il Preventivo 2025 e con esso l'atteso secondo pacchetto di misure di risparmio. E, come vedremo, anche a questo giro il documento è destinato a far discutere parecchio.

«La situazione delle finanze del Canton Ticino rimane complessa, difficile e fragile», ha dichiarato in conferenza stampa il presidente del Consiglio di Stato e direttore del DFE Christian Vitta. «Sono delle finanze pubbliche già fragili di partenza che si inseriscono in un contesto di fragilità generalizzato. Un po' tutti gli enti pubblici, e la stessa Confederazione, sono alle prese con difficoltà finanziarie importanti». Vitta ha parlato di una situazione che richiede una concreta volontà di procedere al riequilibrio dei conti: «Dobbiamo andare oltre alle buone intenzioni e poter agire, anno dopo anno, in un esercizio che ci deve portare a riequilibrare i conti dello Stato».

Ma partiamo dai dati salienti. Il preventivo presenta un deficit di 64 milioni (senza considerare un'eventuale distribuzione di utili della BNS), con un capitale proprio negativo che potrebbe attestarsi a -345.9 milioni. Senza dimenticare il debito pubblico che, a fine 2025, dovrebbe superare l’importo di 2,8 miliardi di franchi. Insomma, come noto la situazione delle finanze cantonali è abbastanza fragile. 

Il pacchetto di risparmi per il 2025 è pari a 72 milioni di franchi: 38 di competenza del Governo e 34 del Parlamento. Sono soprattutto le tre misure di competenza del Gran Consiglio quelle destinate a far discutere.

Le misure del Parlamento

Si tratta, in primis, della riduzione dei sussidi di cassa malati per un importo di 10,5 milioni di franchi, che toccherà circa 2.700 persone. Una misura, questa, che lo scorso anno nel contesto delle discussioni sul Preventivo 2024 era già stata bocciata dal Gran Consiglio. Va pure precisato, infine, che come spiega il Governo nel messaggio «la maggior parte degli attuali beneficiari riceveranno comunque un incremento» dei sussidi poiché questi vengono automaticamente adeguati all'aumento dei premi. 

Le altre due misure, come avevamo riferito ieri, riguardano le entrate e sono: i 15 milioni di entrate supplementari previste per l'entrata in vigore della tassa di collegamento in versione «light»; gli 8 milioni previsti per la modifica del meccanismo di compensazione per la progressione a freddo. Misure che, combinate, valgono circa 23 milioni e che, appunto, ieri la maggioranza della Commissione gestione e finanze ha essenzialmente «cassato» in via preliminare. Insomma, due misure su tre sono già fortemente a rischio. E l'ultima che resta, quella sui sussidi di cassa malati, c'è da scommetterci, non avrà vita facile. 

Le misure del Governo

Ma torniamo alle varie misure di competenza del Governo. Diverse di esse riguardano il mondo della scuola. Nessuna rivoluzione o misura da decine di milioni, va detto, ma tante «piccole» misure che andranno a toccare vari settori dell'insegnamento in Ticino. Si va dalla chiusura di una sottosede della Scuola media di Brione (che avrebbe dovuto ospitare sei allievi), all'interruzione dell'ampliamento a tutte le sedi di scuola media dell'ora supplementare di docenza di classe, passando per la riduzione di 3 ore di monte ore di sede delle scuole medie superiori, fino alla riduzione del monte ore cantonale e di istituto nelle scuole professionali. E questo solo per citare qualche esempio. Le misure che riguardano la scuola sono una decina, e diverse sono legate a una decisione presa già lo scorso anno, ossia la non sostituzione del 20% del personale partente tra i cosiddetti non-PPA (Piano dei posti autorizzati). 

C'è poi la novità riguardante la Scuola di Polizia. Una misura che varrà un risparmio di mezzo milione di franchi. Nel dettaglio, la scuola di polizia 2025 prevederà l’accesso di 15 gendarmi in formazione per la Polizia cantonale anziché i 20 inizialmente previsti. Inoltre, come detto, nel 2026 non si prevede l’organizzazione della scuola di polizia.

Un altro tema scottante è quello del riconoscimento del rincaro per i dipendenti dell'amministrazione pubblica. Lo scorso anno, lo ricordiamo, erano stati concessi 400 franchi una tantum e due giorni di vacanza. Una scelta parecchio criticata su più fronti. Quest'anno, il Governo ha deciso di riconoscere un adeguamento degli stipendi dello 0,5% (si stima che in realtà l'inflazione a fine anno sarà circa dell'1,1%), per un ammontare complessivo di 5,9 milioni di franchi. 

Oltre una decina di milioni, infine, saranno risparmiati nuovamente nel settore socio-sanitario. Si va da un prelievo straordinario dalla riserve dell'EOC per 2 milioni, a circa 10 milioni risparmiati tramite la  riduzione del contributo globale per le case anziani, i servizi di assistenza e cura a domicilio, le strutture per invalidi e quelle di protezione per i minorenni. 

Il commento del Consiglio di Stato

Nel comunicato stampa che accompagna il preventivo, il Governo ricorda che «la situazione finanziaria permane difficile e fragile e necessita di una forte e concreta volontà di azione che coinvolge sia il Governo che il Parlamento. Tutti dovranno partecipare in maniera attiva a questo sforzo attraverso una collaborazione ai vari livelli istituzionali, ricordando che la questione finanziaria, se non risolta per tempo, diventerà ancora più difficile da affrontare, riducendo la capacità progettuale e di investimento e quindi le possibilità di raggiungere gli obiettivi del programma di legislatura 2023-2027».

In conferenza stampa il presidente del Consiglio di Stato ha precisato che il Preventivo presentato non considera alcuna distribuzione di utili da parte della Banca nazionale svizzera. «Un ulteriore elemento di pressione sulle finanze pubbliche». L’agenzia di rating Moody's ha confermato il rating Aa2 per il Canton Ticino, situandolo in una fascia di alta qualità, «anche grazie agli sforzi di risanamento finanziario che si stanno portando avanti», ha aggiunto Vitta.

«L'equilibrio finanziario non è fine a sé stesso, non è un mero esercizio finanziario», ha dal canto suo aggiunto il vicepresidente del Governo, Norman Gobbi. «Serve a contenere il deficit entro parametri accettabili e consente di creare i margini per fare politica a favore dei cittadini, sostenere chi ne ha più bisogno e proiettarsi nel futuro».

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