Oltre allo sci c'è di più
Lo si dice spesso. Gli impianti di risalita sono un tutt’uno con le regioni periferiche nelle quali si trovano. Creano posti di lavoro. Indotto. Turismo. Fanno girare l’economia, suvvia. Ma soprattutto riescono a plasmare quel senso di appartenenza con il territorio che è il vero atout, consentendo alle generazioni di divertirsi, di aggregarsi, di stare assieme. Un’offerta importantissima.
Il nuovo DNA
Tanto che il Comune di Blenio vuole ulteriormente supportare la stazione invernale-estiva (la destagionalizzazione, oramai, è parte integrante del DNA delle varie località ticinesi e non solo) di Campo Blenio «istituzionalizzando» il contributo annuo ricorrente fisso di 60 mila franchi attraverso una convenzione. Entrerà in vigore il 1. gennaio prossimo ed avrà una durata di dieci anni, con facoltà di rinnovarla. Il Legislativo si esprimerà lunedì 16 dicembre, ma dovrebbe davvero succedere l’imponderabile affinché il messaggio non fosse approvato.
Un punto di riferimento
L’attività della Società cooperativa impianti turistici è da «sempre riconosciuta come tassello importante nel contesto del panorama cantonale, fungendo da punto di riferimento per famiglie, bambini, corsi scolastici e gite degli Sci club. Tuttavia le ultime stagioni invernali si stanno dimostrando sempre più complesse e povere di neve, rendendo difficile garantire la quantità necessaria di materia prima per una stagione piena e redditizia», sottolinea il Municipio guidato dalla sindaca Claudia Boschetti Straub.
I primi segnali nel 2017
Le prime avvisaglie si sono avute nel 2017. Allora il plenum stanziò un contributo straordinario di 160 mila franchi per degli investimenti e per la gestione corrente. In seguito - per ovviare ad eventuali problemi di liquidità dovuti alla penuria di fiocchi e, quindi, alla conseguente apertura ritardata o parziale degli impianti - si è optato per il contributo annuale di 60 mila franchi. Tutto ciò alla luce «dell’importanza economica della destinazione invernale di Campo Blenio-Ghirone» per l’ente locale e per la Valle del Sole in generale (unitamente, chiaro, al Nara e a Campra).
Luogo ideale per le famiglie
Lo stesso Legislativo, a più riprese, aveva auspicato la regolarizzazione del contributo attraverso, appunto, una convenzione. «Il Soprasosto è conosciuto come una meta prediletta da parte delle famiglie e dei giovani sciatori che si avvicinano agli sport di scivolamento. I servizi offerti, forti della grande esperienza maturata negli anni di attività, garantiscono la fidelizzazione della clientela con una promozione positiva del territorio», puntualizza l’Esecutivo. La dimostrazione è data dalle numerose famiglie che - per una sola giornata o per un periodo più prolungato - scelgono Campo Blenio per godersi delle ore spensierate in un paesaggio bucolico praticando la disciplina preferita.
Le quattro stagioni
Gli impianti turistici, dicevamo in precedenza, «non sono solo una realtà invernale: sempre di più si sta puntando sulle quattro stagioni attraverso progetti di destagionalizzazione. In questo senso la stessa Società da qualche anno gestisce il Parco Saracino, luogo molto apprezzato» dalla popolazione e dai turisti. Per far funzionare al meglio ogni ingranaggio e permettere alla stazione di sopravvivere servono però soldi. Anche pubblici. Mentre per quanto riguarda gli investimenti la cooperativa rimarrà indipendente, «così da permettere uno sviluppo futuro basato sulla capacità finanziaria della stessa. Eventuali contributi pubblici a sostegno di investimenti dovranno seguire le procedure di approvazione».
Mezzi più moderni
Mediante un’altra convenzione decennale, anch’essa al vaglio del Legislativo di Blenio, si stabilisce il contributo ricorrente fisso da destinare allo Sci club Simano (il cui comitato è in carica da dodici mesi). In questo caso l’importo è pari a 30 mila franchi. E va ad aggiungersi a quanto si è già speso per la rivalorizzazione del Centro sci nordico di Campra.
In particolare si è notato che alcune infrastrutture (in primis i battipista) non sono più al passo coi tempi. Si acquisterà dunque un nuovo gatto delle nevi del costo di 343 mila franchi. Un investimento finanziato in parte dallo Sport Toto e dall’Ente regionale per lo sviluppo Bellinzonese e valli, mentre per il resto lo Sci club ha sottoscritto un leasing.