Luganese

Paradiso si prepara ad abbattere il palazzone di via Barzaghi

Il Municipio, proprietario dell'immobile, ha presentato la domanda di costruzione per demolire il vetusto edificio – Fino allo scorso ottobre ospitava un centro di accoglienza per minori della Croce Rossa – Ruspe in azione idealmente tra la fine del 2025 e l'inizio del prossimo anno
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
12.03.2025 12:11

Paradiso si appresta a dire addio al vetusto stabile di via Barzaghi che fino allo scorso ottobre ospitava il centro di accoglienza per minori della Croce Rossa. All'albo comunale è infatti in pubblicazione la domanda di costruzione, presentata dal Municipio – proprietario del palazzo – per la demolizione dell'immobile, da tempo in pessime condizioni. Come ricorderete, lo scorso 17 dicembre il Consiglio comunale aveva avallato il relativo credito di 950 mila franchi. Centomila franchi serviranno per seguire il classico iter: progettazione, varie perizie e domanda di costruzione. Nel messaggio municipale, aveva voluto mettere sul tavolo anche gli 850 mila franchi necessari all’abbattimento vero e proprio: «Il monitoraggio rivestirà un’importanza rilevante – scriveva l'Esecutivo – , motivo per cui nel messaggio viene già richiesta una quantificazione del costo per poter già operare la demolizione nel caso in cui si dovesse verificare un’accelerazione nei movimenti della struttura». Insomma, nell’evenienza «è opportuno poter accorciare i tempi disponendo già del credito e, indirettamente dell’autorizzazione alla demolizione».

Contattato dal Corriere del Ticino, il sindaco Ettore Vismara spiega che l'idea è di procedere con la demolizione «idealmente tra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo». Sul tetto dell'edificio è presente anche un'antenna di telefonia mobile e con la domanda di costruzione il Municipio ha voluto informare anche l'operatore sul fatto che nei prossimi mesi dovrà essere ricollocata.

Tetris logistico

Dello stato dell’edificio in via Barzaghi 9 si parla ormai da un decennio. D’altronde, basta passarci vicino per notare come il palazzone non sia più, per usare un eufemismo, nel fiore degli anni. Pali di legno verniciati di grigio per puntellare i balconi, tondini di ferro per rinforzare i parapetti e, in generale, una sensazione che sì, quella palazzina è da tempo arrivata a fine vita. Motivo per il quale la Croce Rossa – che la utilizza dal 1991 e da alcuni anni come foyer per asilanti minorenni – e soprattutto il Cantone hanno deciso di anticipare il trasloco in un’altra struttura, sempre a Paradiso. L’idea iniziale era di abbandonare la struttura nel 2022 a favore del nuovo centro polifunzionale di Camorino, il cui cantiere ha però subìto dei ritardi. Per questo è stato necessario fare ancora capo al palazzone di via Barzaghi, che inizialmente ospitava una sessantina di minorenni e altrettante famiglie, mentre ad oggi dà alloggio prevalentemente a minori (una novantina). Conscio dello stato dell’immobile, il Cantone ha concordato delle verifiche trimestrali da parte dell’Ufficio tecnico. Se nel rapporto di giugno 2024 non sono emerse criticità, diversa era la situazione illustrata nel rapporto di ottobre, dal quale sono emersi dei campanelli d’allarme che hanno spinto gli ingegneri a non ritenere più sicura la struttura. I novantatré ospiti minorenni erano stati provvisoriamente trasferiti all'Hotel Dischma di Paradiso e, lo scorso febbraio, in via definitiva a Cadro, al Centro Ulivo della Croce Rossa, che attualmente accoglie adulti e famiglie. A loro volta, gli ospiti del centro Ulivo – circa un centinaio – sono stati ricollocati; le famiglie in una pensione di Giubiasco, gli adulti singoli in altre strutture cantonali sempre gestite dalla Sezione Sottoceneri della Croce Rossa.

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