«Quell'incrocio è sicuro», ma la percezione è un'altra

«L’attuale assetto dell’incrocio via Locarno-via al Ticino a Sementina è da ritenersi consono alle esigenze in materia di sicurezza stradale e di fluidità viaria. Una sua eventuale riconfigurazione necessita di ulteriori approfondimenti che potranno svolgersi nelle successive fasi di sviluppo del progetto di riqualifica della strada cantonale. Ciò tenuto debito conto del carico veicolare e dell’intensità nelle ore di punta che si registreranno dopo l’apertura del semisvincolo».
Pollice verso del Consiglio di Stato alla mozione inoltrata dal deputato PLR di Bellinzona Patrick Rusconi, il quale chiede di posare un semaforo nel tratto citato all’inizio. Il suo auspicio (sul quale dovrà esprimersi il Gran Consiglio, a cui spetta l’ultima parola) era stato manifestato dopo l’incidente mortale del 28 giugno 2023; come purtroppo ricorderete, una 17.enne della regione era stata investita da un camion mentre era in sella alla sua motocicletta. L’ipotesi di reato nei confronti dell’autista del mezzo pesante, un cittadino italiano sulla sessantina, è di omicidio colposo.
In 12 anni 21 incidenti non gravi
La giovane, allieva conducente, circolava su via al Ticino proveniente da Giubiasco quando si è fermata al segnale di dare precedenza. All’incrocio con via Locarno vi è stata la collisione con il TIR che la seguiva circolando nella medesima direzione. A causa delle gravi ferite riportate la ragazza era deceduta sul posto. La tragedia aveva scatenato un dibattito sui presunti rischi e soprattutto sulle innumerevoli colonne che si creano quotidianamente all’incrocio fra le vie Ticino e Locarno a Sementina. Un incrocio pericoloso, stando a Patrick Rusconi (e non solo secondo lui, a dire il vero, come era emerso dai numerosi messaggi di cordoglio lasciati sui social dai ticinesi), che attraverso una mozione chiede pertanto la sua messa in sicurezza attraverso la posa di un impianto semaforico.
Dopo aver fatto la premessa sugli sforzi intrapresi da Confederazione e Cantoni per garantire la sicurezza viaria ed infrastrutturale della rete stradale, il Governo ricorda che «nell’area dell’incrocio in questione, nel periodo compreso dal 2011 alla fine di maggio 2023, risultano censiti nella banca dati della Polizia stradale 21 sinistri. In due sole occasioni, prima dell’incidente mortale di fine giugno 2023, si è verificato il ferimento di una delle persone coinvolte. Non si sono verificati investimenti di pedoni. La disamina delle cause di questi sinistri mostra come essi siano pressoché totalmente riconducibili a disattenzione o inosservanza delle norme di circolazione da parte di uno dei protagonisti».

«Non servono provvedimenti»
Ma quindi: è oppure no un tratto pericoloso? Secondo il Consiglio di Stato non sono mai state oltrepassate le soglie fissate dalle norme dell’Associazione svizzera dei professionisti della strada e dei trasporti per quanto riguarda le strade nell’abitato. Dunque la risposta è no. Anche una specifica analisi eseguita l’anno scorso per l’asse stradale principale che attraversa Monte Carasso e Sementina «non ha evidenziato la necessità di adottare particolari provvedimenti all’incrocio in oggetto».
Le varianti al vaglio
Eccoci al semaforo. A questo proposito il Governo, pur sottolineando l’importanza di ogni misura che vada ad aumentare la sicurezza, rileva che i provvedimenti non devono in ogni modo arrecare «pregiudizio alla viabilità». In media, da lunedì a venerdì, all’incrocio in questione si contano 14.200 transiti lungo l’asse Bellinzona-Locarno e 7.700 da e per Giubiasco. Nell’ambito del Programma di agglomerato del Bellinzonese di terza generazione è prevista la riqualifica dell’asse Monte Carasso-Sementina: «In tale contesto rientra lo studio di alcune varianti per un’eventuale riconfigurazione dell’incrocio stradale di via Locarno-via al Ticino, ivi incluse delle ipotesi di semaforizzazione».
I passaggi pedonali, per contro, sono già stati verificati. Il Consiglio di Stato, infine, spende due parole sul semisvincolo autostradale di Bellinzona la cui apertura completa è in agenda all’inizio del 2025. L’opera «determinerà una riduzione del volume di traffico complessivo presso l’intersezione oggetto della presente mozione, che rimarrà comunque sollecitata».