Rabadan di Bellinzona, la satira ha il sapore momò

Del successo del corteo mascherato odierno del carnevale Rabadan di Bellinzona (al quale hanno assistito oltre 25.000 persone) abbiamo già detto, poco dopo che la sfilata lungo il viale Stazione era conclusa. Eccoci, ora, ai vincitori nelle due categorie principali fra la cinquantina di numeri che ha sfilato nel pomeriggio. Fra i carri è stata premiata la satira de La Castello Bene, che aveva già dominato al Nebiopoli di Chiasso, con l’acquisizione di Credit Suisse da parte di UBS. Sul podio i biaschesi I Maninchiaghi (e la Polizia cantonale che è diventata... Pollizia, sì con due «l») e i Früsa Takia con il lupo che in Ticino è sempre più... nel mirino. A trionfare tra i gruppi sono stati altri momò, nella fattispecie il Carnevale dei ragazzi dell’oratorio di Stabio con i loro... cianobatteri nel Ceresio. Secondi i Spargürei Mostri di Malvaglia (i robot che entrano nelle nostre vite) e, sul terzo gradino del podio, i Ranat da Culdree con il Toblerone prodotto in Slovacchia.
Gli ultimi due giorni
L’edizione numero 161 dei bagordi è agli sgoccioli. Domani, lunedì 12 febbraio, si partirà alle 14 con la «Città dei bambini» al capannone degli eventi. Dopo l’esibizione delle guggen alle 20 nelle piazze Nosetto, Governo e Collegiata, un’ora più tardi in quest’ultima agorà ci si divertirà... facendo fatica. Spazio al «Rabathlon» con tiro alla fune, palo della cuccagna e una spensierata corsa. Parallelamente, sotto il Castelgrande, si vibrerà sulle note degli irriverenti Sgaffy.
Gran finale martedì 13 febbraio con il pranzo del Re in piazza del Sole: dalle 11.30 risotto e luganighe a 5 franchi per chi non ha il pass. A seguire tombola (alle 14), di nuovo il sopportabile fracasso delle guggen (20) e l’ultima notte libera. I sudditi più stacanovisti si sveglieranno all’alba del 14, San Valentino. Che sia davvero, fino in fondo, solo il carnevale dell’amore. Lasciateci, infine, omaggiare la storia del Rabadan. Esattamente 70 anni fa saliva al trono Primo Beltraminelli. Vi rimase per 34 anni. Il Re per antonomasia.