La festa

«Un'edizione bagnata, ma finora soddisfacente»

Bellinzona: la pioggia dovrebbe risparmiare il corteo mascherato odierno del carnevale Rabadan - Nonostante la meteo poco clemente, il bilancio è positivo, soprattutto dal punto di vista della sicurezza
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Alan Del Don
11.02.2024 12:48

Un giorno passato con il naso all’insù, oggi, per i sudditi di Re Rabadan. In attesa di ammirare i goliardici carri che fra meno di un'ora coloreranno il viale Stazione in occasione del corteo, i festaioli stanno costantemente scrutando le nuvole che fin dalla mattina hanno velato il cielo di Bellinzona. Per fortuna non piove (più). Poco male, in ogni modo. La Turrita si sta pian piano animando. Anche perché, come cantava l’immenso Enzo Jannacci, «sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re».

Pochi maleducati

Meteo a parte, fin qui poco clemente, il comitato della Società Rabadan ha di che essere soddisfatto pure per quanto riguarda la sicurezza. Nelle tre serate per eccellenza dei bagordi (quelle di giovedì, venerdì e ieri) non si sono registrati comportamenti sconsiderati dei sudditi. «Confermo. Niente di particolare da segnalare. Nella norma, diciamo così. Le solite vie di fatto tra giovani, qualche diffida, ma per fortuna nulla di grave. Non vi sono inoltre stati danni e danneggiamenti di rilievo nel centro storico», osserva interpellato dal CdT il presidente Giovanni Capoferri. I maleducati si celano però anche (o, meglio: soprattutto) dietro le maschere. Così non si può sottacere che alcuni angoli della Turrita sono stati scambiati per degli orinatoi: minzioni a cielo aperto che sono state biasimate da alcuni abitanti del centro storico. Almeno in questi casi la pioggia è stata provvidenziale.

L’appello del timoniere dei bagordi della capitale lanciato dalle pagine del nostro giornale il 1. febbraio è stato (finora) seguito alla lettera dagli ilari festaioli: «Direi proprio di sì. La sensibilizzazione sulla quale abbiamo sempre puntato sta dando i suoi frutti. In generale possiamo comunque ritenerci soddisfatti anche se, da quando sono entrato in comitato, nel 2013, è senza dubbio l’edizione... più bagnata». Si conferma, per il resto, il grande successo del capannone degli eventi in piazza del Sole grazie alla decisione di puntare sui deejay per attirare un pubblico (più) giovane. «Vero, è stata una scelta azzeccata pure dal lato artistico, con ospiti molto noti ed apprezzati come DJ Antoine», chiosa Capoferri.

Gli stacanovisti innamorati

L’edizione numero 161 dei bagordi è agli sgoccioli. E (per fortuna) torna il sole, quello che splende. Domani, lunedì 12 febbraio, si partirà alle 14 con la «Città dei bambini» al capannone degli eventi in piazza del Sole. Dopo l’esibizione delle guggen alle 20 nelle piazze Nosetto, Governo e Collegiata, un’ora più tardi in quest’ultima agorà ci si divertirà... facendo fatica. Spazio al «Rabathlon» con tiro alla fune, palo della cuccagna e una spensierata corsa. Parallelamente, sotto il Castelgrande, si vibrerà sulle note degli irriverenti Sgaffy.

Gran finale, martedì 13 febbraio, con il pranzo del Re in piazza del Sole: dalle 11.30 risotto e luganighe a 5 franchi per chi non ha il pass. A seguire tombola (alle 14), di nuovo il sopportabile fracasso delle guggen (20) e l’ultima notte libera. I sudditi più stacanovisti si sveglieranno all’alba del 14, San Valentino. Che sia davvero, fino in fondo, solo il carnevale dell’amore. Lasciateci, infine, omaggiare la storia del Rabadan. Esattamente 70 anni fa saliva al trono Primo Beltraminelli. Vi rimase per 34 anni. Il Re per antonomasia.

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