Il caso

Rabadan, la sicurezza costa

Bellinzona: la speranza del presidente Giovanni Capoferri è che quest’anno si replichi l’edizione tranquilla del 2023 dal punto di vista dell’ordine pubblico - In un quarto di secolo le spese sono passate da 35.000 franchi a quasi 350.000
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
01.02.2024 06:00

«Stimiamo anche quest’anno una spesa compresa fra i 300 e i 350 mila franchi. Il sistema e le modalità sono oramai collaudati e funzionano bene, quindi non vi saranno novità». Per il Rabadan, il principale carnevale del Cantone e fra le manifestazioni più grandi che si svolgono alle nostre latitudini (pure a livello di budget, pari ad almeno 2 milioni), una voce importante a bilancio è quella relativa ai costi legati alla sicurezza. Nei sei giorni, a dipendenza delle condizioni meteorologiche, arrivano a Bellinzona fra le 150 mila e le 190 mila persone (record registrato nel 2023). Ogni dettaglio è dunque fondamentale affinché a prevalere siano esclusivamente festa ed allegria. A titolo preventivo, agli accessi della Città dei bagordi, sono pertanto effettuate delle perquisizioni e alcune aree della capitale sono videosorvegliate. Oltre alla Polizia a vigilare sul corretto svolgimento dell’evento vi sono le agenzie private con numerosi «securini». Chi ha atteggiamenti sopra le righe viene diffidato: dodici mesi or sono il provvedimento aveva interessato 84 persone, fra le quali 11 minorenni. Mentre aveva dovuto far capo alla tendina sanitaria una novantina di sudditi.

Educazione e rispetto

Prima di diventare nel giugno 2021 presidente della società organizzatrice, Giovanni Capoferri (capitano della Polizia cantonale in pensione e granconsigliere) è stato responsabile della sicurezza dell’atteso appuntamento turrito. «La scorsa edizione, da questo punto di vista, è stata la migliore da quando faccio parte del comitato. Aggiungo anche che non si erano registrati danneggiamenti importanti in città. Tra chi partecipa al Rabadan, insomma, oggi ci sono decisamente più consapevolezza, educazione e rispetto: al carnevale ci si deve soltanto divertire. Significa che il messaggio che continuiamo a ribadire e la costante sensibilizzazione sul tema stanno dando i frutti sperati. È una festa e tale deve restare. Così è stato e, sono sicuro, lo sarà pure fra una settimana...». Giovedì 8 febbraio, infatti, con la tradizionale consegna delle chiavi in piazza Nosetto da parte del sindaco Mario Branda, si aprirà l’edizione numero 161 dei frizzi e lazzi.

Le diffide per 18 mesi

È l’occasione dunque per gettare lo sguardo all’evoluzione della spesa legata, appunto, all’ordine pubblico. Non prima di aver però ricordato che il Rabadan fa parte del Gruppo carnevali in sicurezza» unitamente ai bagordi di Tesserete, Roveredo, Chiasso, Maggia e Locarno. In applicazione alla convenzione sottoscritta fra le parti, il divieto d’accesso (ovvero la diffida) è immediato ed ha una validità di 18 mesi per tutti gli eventi appena citati. Pertanto, per capirci, se un festaiolo si «becca» il cartellino rosso dagli organizzatori alla Lingera dovrà guardarsi il Nebiopoli alla televisione per un anno e mezzo.

Il 20% circa del budget

Prima degli anni Duemila per il carnevale della capitale si spendevano 35.000-40.000 franchi per la sicurezza. La «Città del carnevale» prese forma nel 1996; chiusa al traffico, con i controlli al portale ed accessibile unicamente attraverso l’acquisto, allora, del pin’s (poi convertitosi in tessera-biglietto settimanale o giornaliera/o). Nel 2021 i bagordi diventarono ancora più «rigidi» per quanto riguarda l’ordine pubblico. Dai 37.500 franchi dell’edizione precedente la spesa salì vertiginosamente, superando i 127.500 franchi. Tutto, a detta degli interessati, era funzionato bene; con tanto di lodi dei vari enti di pronto intervento (Polizia comunale e cantonale, Croce Verde, pompieri, agenzie di sicurezza nonché dell’ospedale San Giovanni). Inevitabilmente un dispositivo più professionale comporta dei costi maggiori. Fino ad arrivare agli attuali 300.000-350.000 franchi previsti per l’imminente appuntamento, come ci ha confermato il presidente Giovanni Capoferri in precedenza. Ossia il 20% circa del budget complessivo.

Rincasare in bus e con il treno

Sono esplosi pure i costi del trasporto pubblico. Nei primi anni Duemila si aggiravano sui 1.000-1.500 franchi; sono decollati nel 2008 (oltre 162.000 franchi); per poi stabilizzarsi, in media, dal 2013, attorno ai 320.000-350.000 franchi. In crescita, infine, le spese di pulizia della Turrita dopo una settimana quasi di festa e di gestione delle toilettes appositamente predisposte.

Il programma

Pronta la maschera? Il Rabadan numero 161 scatterà giovedì 8 febbraio alle 21 con la cerimonia d’apertura in piazza Nosetto. Festa fino alle 4 con i concerti al capannone in piazza del Sole. Venerdì sarà la volta, soprattutto, dei bambini che animeranno il viale Stazione dalle 14.30. Poi bisboccia nelle tendine. Lunghissima la giornata di sabato con la visita dei sovrani al mercato, il corteo delle guggen (alle 14) seguito dal concerto in piazza Collegiata (16.30 e 20) e dalla maratona festaiola fino alle 5. Il corteo mascherato dalle 13.30 sarà il clou di domenica, lunedì il «Rabathlon» e martedì 13 febbraio l’ultima notte libera.

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