Riunione tesa in casa Lega sulle nomine dei pp
Le bocche, ufficialmente, restano cucite. Tuttavia, dalla riunione di ieri sera, tenutasi alle 18.30 in casa Lega dei Ticinesi, qualcosa è trapelato. Malcontento, soprattutto. Il tema? Le nomine, che saranno affrontate la settimana prossima in Gran Consiglio, dei due procuratori pubblici che andranno a sostituire le dimissionarie Pamela Pedretti e Marisa Alfier.
Malcontento, dicevamo. Già, perché come noto la nomina dal candidato in quota Lega, Alvaro Camponovo, ha suscitato parecchi malumori, sia a Palazzo di Giustizia, sia all’interno dello stesso Movimento di via Monte Boglia. L’interessato, infatti, è finito al centro delle polemiche poiché figlio del diretto superiore di Sabrina Aldi, la quale è anche vicepresidente della Commissione Giustizia e diritti, organo parlamentare chiamato a «preavvisare» le candidature all’indirizzo del Gran Consiglio.
Ora, come abbiamo potuto appurare da più fonti interne al Movimento, durante la riunione gli animi si sono surriscaldati parecchio. «Sono volati gli stracci», detto diversamente. Sempre durante la riunione, il gruppo leghista avrebbe pure tenuto una votazione interna per decidere quale direzione prendere e soprattutto per decidere se continuare a sostenere o meno il candidato prescelto. Una votazione che ha spaccato i presenti in due fronti. L’impressione è quindi che la questione potrebbe non essere ancora definitivamente chiusa. Le carte in tavola, dunque, potrebbero anche cambiare nei prossimi giorni. Ma il condizionale è d’obbligo. L’unico commento ufficiale che abbiamo potuto ottenere dal capogruppo Boris Bignasca è stato un laconico «no comment».