Ticino

Salario minimo, via libera all'ultima «forchetta»

A larghissima maggioranza il Gran Consiglio ha approvato la «versione definitiva» della misura votata dal popolo nel 2015 - Niente da fare per gli emendamenti proposti a sinistra
©Gabriele Putzu
Red. Ticino&Svizzera
18.11.2024 17:00

Fra esattamente 13 giorni, il 1. dicembre 2024, il salario minimo ticinese, approvato dal popolo nell’ormai lontano 2015, entrerà in vigore nella sua versione definitiva. Ossia, in una «forchetta» compresa tra i 20 e i 20,50 franchi all’ora. A mettere il sigillo finale allo «stipendio sociale» è stato, questo pomeriggio, il Gran Consiglio, che a larghissima maggioranza (un solo voto contrario e tre astenuti a fronte di 79 favorevoli) ha approvato il compromesso avanzato dal Governo quest’estate che proponeva un aumento della «forchetta», rispetto alla versione originale, di venticinque centesimi. Niente da fare, dunque, anche per i quattro emendamenti (tre di PS e Verdi e uno dell’MPS) che miravano a ritoccare ancor più verso l’alto il salario minimo al fine di riconoscere sin da subito il rincaro registrato negli ultimi anni, dal 2021 a oggi.

Concretamente, dunque, il Parlamento ha dato il via libera definitivo all’ultima delle tre «forchette» previste dal salario minimo entrato in vigore nel 2021 dopo la votazione popolare del 2015. Tre «forchette» che, ricordiamo, prevedevano un aumento progressivo del salario minimo: tra 19 e 19,50 franchi all’ora entro il 31 dicembre 2021, tra 19,50 e 20 franchi entro la fine del 2023 e, infine, tra 19,75 e 20,25 franchi entro il 31 dicembre 2024. Oltre a questi tre «step», però, la legge prevedeva pure che entro il giugno di quest’anno il Governo presentasse un esame di impatto dell’introduzione del salario minimo sul mercato del lavoro ticinese. E questo anche per permettere al Parlamento di esprimersi nuovamente in merito al salario minimo. Dall’esame sull’impatto della misura – uno studio commissionato all’Istituto di ricerche economiche dell’USI – era essenzialmente emerso che il salario minimo non ha avuto un impatto negativo per l’economia del nostro cantone. E, anche sulla scorta di quei risultati, nonché dell’impatto dell’inflazione, il Governo nel messaggio licenziato quest’estate aveva proposto di ritoccare leggermente verso l’alto l’ultima «forchetta», facendola passare dai 19,75 e 20,25 franchi all’ora inizialmente previsti a 20 e 20,50 franchi all’ora. Una proposta che, appunto, in ultima analisi ha fatto pressoché l’unanimità prima in Gestione, un paio di settimane fa, e oggi anche in Gran Consiglio.

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