Scuole Nord, c'è un primo ricorso

C’è un primo ricorso al Consiglio di Stato contro il via libera del Legislativo di Bellinzona dello scorso 29 gennaio al credito di quasi 27 milioni di franchi per la ristrutturazione delle scuole elementari Nord. Come appreso oggi dal Corriere del Ticino, ad inoltrarlo è stato un cittadino. Il quale sostiene innanzitutto che l’affermazione, contenuta nel messaggio municipale, che la struttura si trova ancora in uno stato soddisfacente è «fuorviante». Secondo il ricorrente «ogni stabile in queste condizioni viene svuotato delle sue strutture e convenientemente rifatto». Nella censura si sollevano altresì altri aspetti, quali ad esempio il tipo di riscaldamento utilizzato che, a detta del cittadino, non è presente «in nessun edificio pubblico». L’istituto, ricordiamo, è stato inaugurato nel 1908 ed ampliato nel 1962.
Tappe e contenuti
I lavori assicureranno al complesso altri 50 anni di vita; verranno realizzati a tappe. Dapprima il blocco A, con gli allievi che hanno già effettuato il trasloco nei prefabbricati; ed in seguito, dall’estate 2025, con quello B, ossia la palestra, la portineria e l’aula magna. L’istituto accoglie 480 bambini suddivisi in 24 sezioni. Previsto anche un centro extrascolastico al quarto piano. Il Consiglio comunale ha approvato il credito, atteso da anni e per importo il più importante dall'aggregazione avvenuta nel 2017, a larghissima maggioranza (47 voti favorevoli, 3 contrari e 3 astenuti). Attraverso il ricorso il cittadino chiede di annullare la decisione del plenum della capitale e di concedere l'effetto sospensivo in quanto, a suo dire, «non si può giocare con la vita delle persone».