Secondo tentativo: asilo nido a Pregassona

Stessa storia, stesso posto. Non lo stesso bar, come cantavano gli 883 ne Gli anni, ma lo stesso asilo nido: quello che avrebbe dovuto sorgere a Pregassona, ma che al primo tentativo, la scorsa primavera, non aveva superato l’esame del Consiglio comunale. Diciamo primo perché che ne sarà un secondo: come confermatoci dal municipale Raoul Ghisletta, responsabile del Dicastero immobili, la Città sta lavorando a un nuovo progetto che vorrebbe presentare al Legislativo nelle prossime settimane. I cambiamenti rispetto alla proposta precedente sono essenzialmente due: uno paesaggistico e uno politico. Il primo mira a un miglior inserimento della struttura, provvisoria, nel luogo prescelto, che è sempre il prato di fronte al Capannone. «Aspettiamo una proposta dal nostro architetto: l’idea è avere più spazio verde» spiega Ghisletta. Di più rispetto alla prima idea, intende il capodicastero socialista. Proprio il sacrificio, pur temporaneo, del terreno in questione, che a marzo era stato descritto come «l’unico spazio aggregativo della zona», era stato uno degli argomenti principali dei contrari alla proposta municipale. L’altro era legato al confronto, ritenuto tardivo, con la Commissione di quartiere di Pregassona, che la Città adesso intende «coinvolgere ufficialmente». E immaginiamo fin dalle prime battute. «Spero che si possa arrivare con un nuovo messaggio entro Natale – dice Ghisletta – ma bisogna prima discutere bene con tutti: soggetti locali, architetto ed ente Lugano Istituti Sociali», che per il primo progetto si era detto disposto a realizzare il nido a sue spese in cambio di un diritto di superficie trentennale e di un contributo annuo di 48 mila franchi da parte della Città. «Vorremmo trovare una soluzione condivisa proponendo un progetto che coniughi l’aspetto del verde con quello sociale».
Com’era andata
La proposta precedente, giunta al rettilineo finale sotto elezioni, aveva letteralmente squarciato la politica cittadina. Lega e Sinistra, alla fine, avevano dovuto soccombere a Centro e PLR: troppo pochi i «sì» al messaggio. «Se bocciate questo progetto, il prossimo nido lo vedremo tra sei anni» tuonavano da un fronte. «Non siamo contrari a realizzare questa struttura, ma alla sua ubicazione» rispondevano dall’altro. «Quel terreno è poco utilizzato, e la necessità di asili nido è un dato di fatto» rilanciavano i favorevoli. «Non è inutilizzato, e dire il contrario non è rispettoso del quartiere di Pregassona» replicavano i contrari. In mezzo, un dato di fatto: un nuovo asilo nido serve (anche più di uno...) visto quanto sono lunghe le liste d’attesa a Lugano.