Svelato il nuovo volto della Città della Musica
Lo scorso marzo era arrivata la tanto attesa conferma politica: la Città della Musica si farà. E dopo il via libera del Legislativo dello scorso marzo alla convenzione che regola il passaggio di proprietà degli edifici di Besso dalla SSR alla Città di Lugano e quella per cui gli stabili verranno dati in diritto di superficie per 99 anni al Conservatorio, questa mattina è stato presentato il progetto vincitore del concorso, ossia quello incaricato di dare un «volto» finale alla Città della musica luganese. A primeggiare sui 12 candidati è stato il progetto «Pussar», presentato dello studio basilese Architecture Club degli architetti Pawel Krzeminski e Karolina Slawecka.
L’obiettivo della Città della Musica, ha affermato la presidente della Fondazione Conservatorio della Svizzera italiana, Ina Piattini Pelloni, è «creare un polo musicale e culturale che s’inserisce da un lato nel tessuto del territorio e dall’altro funge da aggregatore per le eccellenze musicali situate nel territorio», ossia i tre dipartimenti del Conservatorio della Svizzera italiana la Fonoteca nazionale – che costruirà la sua sede proprio accanto –, l’Orchestra della Svizzera italiana, i Barocchisti, la RSI, Sonart, senza contare enti, associazioni e fondazioni, docenti e studenti.
Ed è proprio in questa direzione che è andato il progetto vincitore, selezionato dalla giuria dopo tre giorni di lavori. La nuova Città sarà infatti uno spazio aperto e sociale che s’inserirà nel quartiere ed un punto d’incontro non solo per musicisti e musicofili, ma anche per allievi e studenti, siano piccoli, giovani o anziani, e tutte le persone che vorranno varcare le soglie della futura città ed avvicinarsi alla musica.
Soddisfazione è stata espressa anche dal vicesindaco di Lugano, Roberto Badaracco, il quale ha spiegato che la visione a lungo termine è quella di un centro di competenze musicali con le eccellenze cantonali ma non solo, con il LAC come anello finale di questa catena. «Come una vera città, questo progetto è caratterizzato da sinergie che sono state estese anche alla popolazione» gli ha fatto eco la direttrice del DECS, Marina Carobbio. E infatti, una delle novità previste da «Pussar» è la creazione di un grande parco che prenderà (anche) il posto dei parcheggi in superficie.
«Viviamo in un Paese litigioso, appena qualcuno realizza un progetto il primo pensiero è quello di mettergli i bastoni tra le ruote. Questo progetto, invece, è un piccolo miracolo: per una volta ha messo tutti d’accordo e tutti vogliono lavorare per andare nella stessa direzione», ha commentato Giancarlo Dillena, vicepresidente del Consiglio di fondazione.
La piazza, un punto d'incontro
Ma quali sono le principali novità introdotte dal progetto vincitore? «Per noi è importante il contesto», hanno premesso gli architetti Slawecka e Krzeminski prima di illustrare, in italiano, i punti cardine di «Pussar». «Gli edifici attuali hanno un’identità che non volevamo sprecare o distruggere». Per questo motivo, i nuovi volumi (su tutti, un edificio esagonale che conterrà la sala prove per grandi orchestre e che verrà realizzato di fianco allo stabile A, bene protetto che verrà ristrutturato) «verranno inseriti con delicatezza». Detto del nuovo edificio (il quale, interrate, ospiterà anche aule per cori e orchestre), il progetto prevede anche la costruzione di un’area dedicata alla docenza con l’archivio del Fonoteca, di un parco che prenderà il posto dei posteggi in superficie (insieme al committente si valuterà la costruzione di un autosilo interrato) e di una piazza, compresa tra l’auditorio Stelio Molo e la nuova sala prove, pensata come un elemento di incontro e connessione. Come ricordato da Badaracco, a livello pianificatorio occorrerà una modifica del Piano regolatore e il Municipio, «intende passare da una variante di poco conto. La presentazione di un messaggio parlamentare per la richiesta dei crediti di costruzione è prevista per la primavera 2024. La realizzazione dell’opera dovrebbe iniziare a metà del 2025 e terminare indicativamente entro agosto 2027 (ristrutturazione) e il 2028 (nuova costruzione).