Tentata rapina, carcere prorogato
Trascorreranno quasi certamente un Natale dietro le sbarre i quattro autori della tentata rapina commessa in centro a Lugano lo scorso 2 luglio. Il procuratore pubblico Simone Barca, titolare dell’inchiesta, ha infatti proposto la proroga della carcerazione preventiva nei confronti dei quattro uomini – un 46.enne e un 34.enne, sedicenti cittadini croati residenti in Croazia, e un 48.enne e un 34.enne sedicenti cittadini serbi residenti in Serbia – che avevano tentato di svaligiare la gioielleria Taleda armati con due pistole. Il loro arresto, lo ricordiamo, era stato confermato lo scorso 4 luglio e il termini sono giunti a scadenza.
Proprio in questi giorni, il giudice dei provvedimenti coercitivi René Libotte ha confermato questa misura nei confronti di tre di loro, mentre per il quarto una decisione è attesa nei prossimi giorni. La proroga di tre mesi è stata giustificata con il pericolo di fuga e collusione.
Che cosa sappiamo finora
Una conferma, qualora ce ne fosse bisogno, della pericolosità del quartetto, che gli inquirenti ritengono affiliati (o perlomeno vicini) al gruppo criminale dei Pink Panthers. Come riferito negli scorsi mesi, infatti, il 48.enne era stato condannato a sei anni per una rapina nel Canton Vaud nel 2019, mentre a un secondo uomo è stato contestato un altro colpo andato in scena a metà marzo a Ginevra. Come se non bastasse, nei confronti di due membri della banda vi sono pure procedimenti penali aperti all’estero (in Europa) per reati analoghi.
Intanto, il lavoro degli inquirenti prosegue e non è da escludere che vi sia il coinvolgimento di altre persone che hanno avuto un ruolo secondario. Ovvero individui dell’organizzazione criminale che non sarebbero entrati nella gioielleria, ma che avrebbero dato una mano a pianificare la rapina nonché organizzare una via di fuga dopo aver messo a segno il colpo. È noto, infatti, che quel giorno la Polizia ha rinvenuto due scooter in un vicino autosilo così come un furgone. Non è escluso, stando a quanto abbiamo potuto approfondire, che siano collegati ulteriori veicoli.