Sant'Evasio

Un campus alla masseria? Per ora, la strada è in salita

Il sindaco di Arogno, Comune sul quale sorge lo storico edificio, prende atto dell’interesse di un gruppo svizzero ma chiarisce: «Dallo scorso marzo non abbiamo più avuto notizie» – Sul tavolo la richiesta di verificare la compatibilità del progetto con il Piano regolatore – A oggi, dunque, è tutto fermo
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
14.06.2024 06:00

Sembra davvero non esserci pace per la masseria di Sant’Evasio ad Arogno. Da anni lo storico edificio, ormai ridotto quasi a una rovina, attende di conoscere il suo destino. A complicare le cose, il fatto che l’insediamento si trova a Pugerna ma è di proprietà di Campione d’Italia. Insomma, una exclave dell’enclave. Nel corso degli anni, Arogno aveva presentato un’offerta per l’acquisto del comparto, ma gli 85 mila franchi messi sul tavolo erano stati ritenuti troppo pochi dall’Esecutivo campionese.

Proprio ieri riferivamo di una possibile svolta all’orizzonte con l’interesse da parte di gruppo svizzero riconducibile a un ordine religioso, interessato a rilevare e ristrutturare completamente la masseria per ricavarne un campus. Come rilevato sulle nostre colonne dal sindaco di Campione, Roberto Canesi, «il luogo ha requisiti storico-ambientali perfetti per soggiorni di studio e vacanza riservati a giovani», compresi quelli campionesi che godrebbero di un accesso privilegiato poiché tra gli impegni del gruppo interessato all’acquisto figura anche il ripristino integrale del sentiero tra la masseria e l’enclave (cui verrebbe garantito il diritto perenne di attingere alla fonte di Sant’Evasio).

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio. Il sindaco di Arogno, Emanuele Stauffer, smorza i facili entusiasmi: «A marzo abbiamo avuto un incontro con il gruppo, a cui abbiamo chiesto di farci pervenire una richiesta di verifica della compatibilità del progetto con il Piano regolatore di Arogno. A oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione. Prendiamo atto del loro interesse, ma per il momento non abbiamo una conferma del loro intento e della loro capacità di realizzare questo progetto».

Schermaglie legali

Di una cessione dell’immobile e di un suo rilancio si discute ormai da anni. La masseria era stata ricevuta in dono da Campione d’Italia nella prima metà degli anni Trenta del secolo scorso da un medico di Arogno, ma campionese d’origine. Negli scorsi anni, confrontato con il dissesto finanziario, l’enclave aveva inserito il comparto nella “lista dei cedibili”. Nel 2014 il valore stimato era di 3,75 milioni di franchi. Lo scorso anno, Arogno ne aveva ricondotto il valore a un’offerta di 85 mila franchi che i nuovi acquirenti hanno praticamente raddoppiato. Attualmente, la masseria è in pessimo stato e lo scorso anno Arogno aveva intimato a Campione di metterla subito in sicurezza. Un ordine che il Consiglio di Stato, con sentenza del 29 novembre scorso, aveva cassato in quanto «le misure disposte dal Comune di Arogno non erano chiare, né precise, e nemmeno comprovavano una situazione di pericolo di crollo, non fornendo alcuna minima informazione sulle parti dell’edificio ritenute pericolanti e non menzionando quali misure sarebbero state indispensabili per la manutenzione della struttura». I due comuni si erano seduti idi nuovo al tavolo. Ma per ora, l’opzione campus appare ancora lontana.

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