Stati Uniti

Trump si affida a Dio, Biden alla realtà

Nel Fiserv Forum di Milwaukee il discorso di accettazione della nomination del tycoon – Sullo sfondo il sempre più possibile ritiro del presidente dalle presidenziali 2024
© KEYSTONE
Red. Online
19.07.2024 13:44

Ha promesso di «riportare in auge il sogno americano», di chiudere i confini ai clandestini, abbassare le tasse, ma anche di «guarire le divisioni» che affliggono il Paese, unire l'America nel segno di «una nazione, un popolo», e di far tornare gli Stati Uniti «dominanti nell'energia, non solo per noi» ma per il «resto del mondo». Nell'oltre ora e mezza di discorso a Milwaukee, Donald Trump ha presentato la sua visione dell'America e del mondo, accettando «con orgoglio» la nomination a candidato ufficiale come presidente degli Stati Uniti per il Partito repubblicano.

Salito sul palco preceduto dalle note di God bless USA, il brano che lo accompagna a ogni comizio, Trump ha raccontato l'attentato di Butler. «Non sarei dovuto essere qui. Ma non è così, io sono qui davanti a voi per grazia del Dio onnipotente».

Nel suo messaggio l'ex presidente ha promesso di «guarire le divisioni» che affliggono il Paese, condannato la «criminalizzazione del disaccordo politico» e chiesto al Partito democratico di «mettere subito fine alla strumentalizzazione del sistema giudiziario» e di «smetterla con la caccia alle streghe». Ma ha poi attaccato i Democratici, accusandoli di «distruggere il Paese». Ha citato Joe Biden solo una volta e ha parlato di «leadership totalmente incompetente» e accusato gli avversari di avere favorito «l'invasione di milioni di clandestini» che hanno «fatto schizzare verso l'alto i reati». Trump si è accreditato come uomo di pace – «porremo fine a tutte le crisi internazionali», ha assicurato –, ma ha minacciato Hamas e la Cina. Ha salutato il suo vice, JD Vance, ringraziato la moglie Melania e il resto della famiglia e lodato il figlio Eric. Quindi, cascata di palloncini bianco, rosso e blu, i colori dell'America.

Dall'altra parte

Nel frattempo, persone vicine a Joe Biden – in isolamento perché ha il COVID – hanno riferito al New York Times che il presidente «sta accettando la possibilità di dover lasciare la corsa». «La realtà sta prendendo il sopravvento», ha dichiarato una di queste, la situazione è «estremamente delicata». «Siamo vicini alla fine», è la descrizione fornita a NBC da una fonte dell'entourage politico di Biden. Fra lo staff c'è la «palpabile sensazione» che le cose siano cambiate e alcuni dei suoi più agguerriti sostenitori ritengono ormai che il presidente possa farsi da parte.

Biden sta facendo «un esame di coscienza», riferiscono le fonti riportate dalla Reuters, secondo cui «le prossime 72 ore saranno cruciali». «È ormai una questione di quando, e non se, si ritirerà dalla corsa presidenziale», rincara la dose il Wall Street Journal.

Anche Nancy Pelosi e i mega donatori dem sono convinti che Biden sia vicino a ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca, rivelano il Financial Times e il Washington Post. Aumentano pure gli inviti interni a farsi da parte: gli ultimi quelli del senatore del Montana Jon Tester e del deputato californiano alla Camera Jim Costa: «Per il bene del Paese, penso che sia giunto il momento che il presidente passi il testimone alla nuova generazione affinché porti avanti la sua eredità».

Intanto il presidente si è reso protagonista di una nuova gaffe, il cui video sta diventando virale sui social. Si tratta di una clip dell'intervista di due giorni fa a Bet news quando, non ricordandosi il nome del suo segretario della Difesa Lloyd Austin, lo ha chiamato «the black man».

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