Un ottimo «Black Weekend» per i commercianti ticinesi

Il «Black Friday» a fare da apripista, e poi la prima domenica di apertura straordinaria dei negozi (a cui seguiranno quelle del 15 e del 22 dicembre). Il fine settimana appena passato - anche se è ancora presto per stilare un vero e proprio bilancio - è stato certamente positivo per i commercianti ticinesi. Un successo che ha dato il via libera all’importante stagione natalizia degli acquisti.
«L’affluenza di pubblico, perlomeno qui a Lugano, è stata enorme», conferma a tal proposito il presidente della Società dei commercianti di Lugano, l’avvocato Rupen Nacaroglu. «Se poi questo si tradurrà effettivamente in un volume di acquisti importante è presto per dirlo. Ma, ripeto, l’affluenza di pubblico è stata quella delle grandi occasioni. Il mercatino di Natale è stato frequentatissimo. E sicuramente a contribuire c’è stato pure l’evento dell’accensione dell’albero in piazza: legare l’apertura domenicale a questo evento si è dimostrato positivo». Certo, aggiunge, «è vero che a Lugano diversi commercianti non hanno approfittato della possibilità di tenere aperto. Forse per alcuni il Natale è ancora troppo lontano e hanno deciso di puntare maggiormente sulle aperture generalizzate del 15 e del 22 dicembre. Ricordo inoltre che a Lugano tutti i commerci fino ai 400 mq potranno aprire anche domenica prossima 8 dicembre. Noi cerchiamo sempre di promuovere un’apertura la più omogenea possibile ma, come dico sempre, non possiamo nemmeno pretendere che tutti seguano».
Netta, da questo punto di vista, la presidente di Federcommercio, Lorenza Sommaruga: «Ognuno giustamente fa i suoi calcoli, ma chi domenica ha deciso di non aprire, ha semplicemente perso un’occasione». Per Sommaruga, infatti, questo fine settimana «è stato un successo: venerdì la città era gremita di gente, attirata dalle promozioni. Sabato, sull’onda di venerdì, è stata un’ottima giornata. E domenica mai avrei pensato di vedere così tante persone». Un successo dettato da diversi fattori: «L’accensione dell’albero, la presenza dei mercatini, il bel tempo. E se in più ci sono i negozi aperti, è chiaro che il cittadino, ma anche il turista (e ne ho visti molti), è contento di trovare una città aperta». Insomma, tutti questi elementi «hanno fatto sì che il consumatore restasse in città. Che, in fin dei conti, è ciò che auspichiamo tutti».
A farle eco, su questo fronte, l’amministratore del Parco Commerciale Grancia, Daniele Radaelli: «Si tende a mettere in contrapposizione i piccoli negozi con quelli grandi. A mio modo di vedere, invece, occorre parlare di “sistema Ticino”. Lo shopping è fondamentale per mantenere sul territorio i posti di lavoro e la ricchezza prodotta, anche in termini di fiscalità». Detto altrimenti: «Approfittare di queste occasioni significa mantenere i soldi in Ticino. Soldi che altrimenti - ad esempio tramite gli acquisti online - finirebbero in qualche paradiso fiscale». Come dire: a beneficiare del successo di questo genere di iniziative è tutta l’economia cantonale. E in questo senso, guardando al fine settimana appena trascorso, Radaelli è raggiante: «È stato un successone. Abbiamo lavorato benissimo giovedì. Il Black Friday è stato in linea con lo scorso anno. Sabato è andata molto bene. E domenica, in particolare a partire dal pomeriggio, è stata un’ottima giornata». Legare il «Black Friday» alla domenica di apertura straordinaria, dunque, per Radaelli è stata un’ottima strategia: «Sì, è stata una scelta corretta poiché corredata dalle promozioni. Ha lavorato molto bene, in effetti, chi ha prolungato gli sconti di venerdì fino a domenica». Tanto che si può parlare di un vero e proprio «Black weekend». In un «periodo difficile per tutti, in cui il settore online fa cifre sempre più importanti senza lasciare ricchezze sul territorio, è stata un’operazione stupenda», chiosa Radaelli.
Da questo punto di vista, anche il presidente dell’Associazione dei grandi distributori ticinesi (DISTI) sottolinea la strategia vincente di promuovere sconti da venerdì a domenica: «Legare questi due eventi (il Black Friday e la domenica di apertura straordinaria, ndr) potrebbe essere un’opportunità anche per i prossimi anni». Tutto ciò, mentre le associazioni di categoria già da un po’ di tempo ragionano sulle aperture straordinarie regionalizzate: «Sì, l’idea è di rendere più flessibili le aperture in base alle varie regioni. Anche perché, per esempio, in funzione degli eventi che si svolgono in un determinato fine settimana, aprire i negozi può essere interessante a Bellinzona e non a Lugano, e viceversa».
Già, la concomitanza con gli eventi, utile ad attirare persone in città, viene evidenziata anche dalla direttrice di Manor Lugano, Laura Mozzetti. «Il bilancio di questo fine settimana è sicuramente positivo, migliore anche delle nostre aspettative. C’è stata una bella presenza di persone in città (compresi i turisti), attirate dai mercatini, dall’accensione dell’albero, dal bel tempo». In questo senso, anche Mozzetti rileva la necessità di fare gioco di squadra: «Facciamo tutti parte dello stesso settore. E non bisogna mai avere paura della concorrenza. Anzi, questa fa sì che il cliente venga in città». Come dire: una città «viva», sotto ogni punto di vista, fa il gioco (vincente) di tutti.