L'analisi

Ha vinto Marco Mengoni, ha vinto Sanremo

Le polemiche, lo scontro politico dentro e attorno alla Rai, le dirette lunghissime – Ma anche tanta, tantissima voglia di innovare nonostante il conservatorismo di fondo – Che cosa resterà di questa edizione?
©ETTORE FERRARI
Marcello Pelizzari
12.02.2023 10:39

Che cosa resta, dunque? Sanremo è finito, almeno a livello di gara canora e carrozzone televisivo. Restano, nitide, alcune istantanee. Restano, e resteranno, le polemiche. Come lo scontro politico dentro e attorno alla Rai, con Giorgia Meloni – volendo citare i media italiani – convinta che i vertici dell’azienda abbiamo passato il segno. Il motivo? La gestione dei momenti chiave del Festival e, nello specifico, l’esibizione di Fedez con la foto del viceministro Galeazzo Bignani vestito da nazista. Ma il fastidio a Palazzo Chigi è montato e montato sempre più anche per altre situazioni, chiamiamole così. 

Resta il vincitore, Marco Mengoni. Il più forte, sin dal principio. Il più bravo. Anche se noi, personalmente, abbiamo fatto un tifo sfegatato per Lazza e la sua Cenere, brano splendidamente architettato da Dardust e dimostrazione plastica di come Sanremo sia (anche) innovazione. Nonostante il gigantismo di una diretta infinita, ospiti e pubblico in platea attempati, la cosiddetta tradizione. E via discorrendo.

Sembra strano dirlo, ma è così. Sanremo guarda avanti. Pur volgendo, di continuo, lo sguardo al passato. Nostalgia e nuove sonorità. Arrangiamenti e riarrangiamenti. E a tenere in piedi questa contraddizione evidente, questo come gli altri anni, c’era lui: Amadeus. C’è chi, scherzando, lo ha paragonato a un cardinale. Può darsi. Di sicuro, e senza correre il rischio di risultare blasfemi, il suo impatto sulla kermesse è oramai paragonabile a quello di Pippo Baudo. Anche perché, al netto di gag sui social invero poco riuscite, finanche stancanti, «Ama» è stato il direttore artistico che – davvero – ha garantito la cosiddetta e agognata svolta giovane. Tanto sul palco, con la presenza considerata vieppiù normale di artisti come  Madame o lo stesso Lazza, quanto in rete, dove Sanremo e la Rai stanno facendo breccia nella fascia d’età che più conta, anche in ottica pubblicitaria: i giovanissimi. Non è tanto, o solo, questione di meme e presenza massiccia sulle varie piattaforme, TikTok compreso, è anche, verrebbe da dire soprattutto, saper spezzettare la competizione e i suoi momenti clou con clip che diventano subito virali. Creare interazioni e interesse, per dirla con i social media manager.

Ed è anche saper convogliare persone su Rai Play. Lo streaming, e qui rispondiamo a chi – anche a giusta ragione – sostiene che il confronto dello share televisivo con le edizioni passate non abbia più senso perché c’è meno gente davanti al teleschermo, è diventato centrale nelle strategie della rete e del Festival. I contatti online sono il simbolo di un Sanremo che non solo si adatta al mutato panorama mediatico, ma cerca di dettarne le regole. Di un Sanremo che, proprio grazie alle sue correnti incredibilmente progressiste, ha attirato perfino l’interesse di una grossa piattaforma (ma chi? Amazon, Paramount?) pronta a inserirsi fra il Comune e la Rai per la gestione e l’organizzazione della kermesse.

Che tale rimane, appunto, pur cambiando: una kermesse. Un evento nazional-popolare capace di mischiare sapientemente, magari stufando ma spesso centrando il nocciolo, musica, società, costume e, va da sé, politica. Si diceva, questa settimana, che per sopravvivere Sanremo avrà bisogno, presto o tardi, di uscire dalla Città dei Fiori e dall’Ariston in particolare. Lo ha già fatto. Continua a farlo. Lo farà ancora. Perché, in fondo, anche le tradizioni per riaffermarsi nel tempo hanno bisogno di spinte innovative. A immagine di Lorella Cuccarini, capace di rivisitare il suo tormentone anni Ottanta – La notte vola – nella serata delle cover e dei duetti. E di stupire tutti. Proprio come Sanremo, nonostante il gigantismo, le critiche e quel sostrato di conservatorismo che alimenta le polemiche. Conservatorismo sul quale Amadeus ha impiantato un approccio moderno e a suo modo innovativo.

 

In questo articolo:
Correlati