Calcio

Al Lugano gli applausi, allo Young Boys il titolo

I bianconeri vincono ancora e fanno pure divertire contro il Winterthur a Cornaredo – Mattia Croci-Torti: «La gara del Wankdorf? Certo che l'abbiamo seguita, volevamo crederci sino in fondo»
La gioia di Renato Steffen, autore del 3-1 nella sfida tra i bianconeri e il Winterthur a Cornaredo . ©CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
16.05.2024 23:39

Un paio di minuti. Tanto ha resistito la speranza del Lugano di poter tenere ancora in vita la lotta per il titolo. Il tempo di esultare per il provvisorio 2-1 firmato da Bislimi, gonfiare il petto, strofinare le mani e aprire l’app di turno per controllare il risultato dello Young Boys. Uno. Vuoi vedere che il campionato si riapre davvero e i bernesi se la fanno sotto? Due. Mannaggia ha pareggiato Elia. E il San Gallo, come prevedibile, si è sciolto. Peccato. Perché l’ennesima prova da applausi dei bianconeri avrebbe meritato un altro poco di suspense. Almeno sino a lunedì, toh, quando in scena andrà il penultimo giro di giostra. Il chiaro successo sul Winterthur, invece, si aggiungerà «solo» alle altre perle della stagione. Una perla, comunque, che potrebbe valere oro: il secondo posto.

Sabbatini mostra la via

A Cornaredo, contro gli zurighesi, è finita 4-2. Al Wankdorf 3-1, con i gialloneri che a +6 e forti di una migliore differenza reti possono oramai ritenersi campioni svizzeri a 180 minuti dal tramonto del torneo. «La partita di Berna? Certo che eravamo sintonizzati, mentirei se dicessi il contrario» ammette Mattia Croci-Torti al termine del match. «Volevamo crederci e ci abbiamo creduto sino in fondo». E il campo, suggerivamo, ha raccontato proprio questo. «Una volta passati in svantaggio - indica l’allenatore momò - non abbiamo mai perso la testa. Anzi, siamo riusciti a mantenere il controllo delle operazioni e nella ripresa si è vista l’ennesima, grande dimostrazione di forza del Lugano». Già, l’inzuccata di Turkes avrebbe potuto disorientare Sabbatini e compagni. Come l’erba di Cornaredo, assediata dalla precipitazioni, i bianconeri hanno però saputo assorbire il colpo in tempo e nel migliore dei modi. Lo stesso capitano ha mostrato la vita a un amen dalla pausa; dopodiché non c’è più stata partita.

«Secondi? Non ancora»

«Ma non è ancora fatta per il secondo posto» sottolinea il_Crus, mantenendo alta la tensione. «Dobbiamo rimanere sul pezzo. Anche perché lo Zurigo, lunedì, non ci regalerà niente, mentre il Servette farà di tutto per battere l’YB». Di risposte confortanti, in questo senso, ne sono giunte parecchie ieri. Per avere la meglio del Winterthur, infatti, il tecnico ticinese ha fatto capo a interpreti diversi rispetto a quelli capaci di sconfiggere la capolista. «In una partita che contava ancora tantissimo ho ritenuto doveroso dare fiducia a elementi impiegati meno di recente» riconosce Croci-Torti. Dell’intramontabile Sabba abbiamo detto. Ma pure El Wafi ha convinto insieme a un immenso Mai. Meno bene, per contro, Vladi (troppe le chance fallite sotto porta) e l’evanescente Mahou. «Tutti, ad ogni modo, hanno mostrato una grande reazione quando si è trattato di girare il risultato» evidenzia il Crus. E, aggiungiamo noi, a differenza della sconfitta casalinga contro il San Gallo. «Ma parliamo di un avversario differente, difesosi alla grande, così come di un match che - per quanto ci abbia fatto recriminare - non deve oscurare il clamoroso percorso della mia squadra».

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