Calcio

Ma quello del Lugano è un ritmo da titolo?

La ripresa della Super League ha reso ancora più esigui gli spazi nella parte alta della classifica: ora 1. e 6. posto sono separati da due sole lunghezze - I bianconeri viaggiano a una media di 1,68 punti a partita, sotto quota 2 però non si è mai diventati campioni
© CdT/Gabriele Putzu
Massimo Solari
21.01.2025 06:00

Il Lugano è sempre primo. E lo Zurigo è ancora sesto. Il distacco tra le due squadre, dopo la ripresa, si è però dimezzato. A separare gli estremi della parte alta della classifica di Super League, sinonimo di potenziale girone per il titolo, ora sono la miseria di 2 punti. Non solo. Tra una settimana, 20. giornata alla mano, gli uomini di Moniz potrebbero ritrovarsi in testa, perché no insieme al Servette. Servirebbe ovviamente vincere in trasferta contro Lucerna e Yverdon. Da parte loro, in caso di sconfitta a Winterthur e al cospetto del Sion, bianconeri e Basilea potrebbero di colpo perdere tre posizioni. Incredibile. Quasi assurdo. Semplicemente, la realtà del massimo campionato svizzero. Una competizione incerta come non mai, e per questo spettacolare. E però - complice un possibile livellamento verso il basso delle prestazioni complessive - incapace di far emergere un vero leader.

Proiezioni complicate

Il match di cartello disputato domenica pomeriggio a Cornaredo, per l’appunto, ha contribuito a ingarbugliare la matassa. Il Lugano, soprattutto, avrebbe potuto regalarsi una piccola fuga, scappando a +4 da Shaqiri e compagni. Il rigore realizzato allo scadere da «XS» ha invece fatto il gioco degli equilibristi. Anzi, come suggerito in avvio, il successo dello Zurigo ha reso gli spazi in vetta oltremodo angusti. Allo squarcio della graduatoria mancano quattordici turni e i punti in palio sono 42. Tanti. Il trend della stagione 2024-25, tuttavia, complica maledettamente pronostici e proiezioni. La storia della Super League, lei, permette ad ogni modo di avanzare qualche riflessione. E, al contempo, d’interrogarsi sul ritmo necessario per chiudere il campionato davanti a tutti. Il Lugano capolista, al proposito, sta viaggiando a una media di 1,68 punti a partita. Basteranno, o meglio, potrebbero bastare per mettere le mani sul titolo di campione nazionale?

I precedenti del 2013 e del 2011

Riavvolgendo il nastro degli ultimi 21 campionati, e dunque percorrendo a ritroso l’era Super League, è lecito nutrire qualche dubbio. Certo, l’allargamento a dodici club e l’introduzione del cosiddetto «modello scozzese» rappresentano una fresca variazione sul tema. Ma, statistiche alla mano, val la pena fissare un’asticella immaginaria. Ebbene, dalla stagione 2003-04 in poi chi ha vinto il torneo non lo ha mai fatto con una media inferiore ai 2 punti.

I trionfi meno eclatanti sono arrivati nel 2013 e nel 2014.E sempre per mano del Basilea. Per due anni consecutivi, i renani hanno concluso a quota 72 un campionato ancora tarato su 36 giornate. La lotta al vertice era risultata serratissima soprattutto lungo la stagione 2012-13, con il Grasshopper campione d’inverno a +4 e però infine staccato di 3 lunghezze. Pure nel 2011 si era rimasti col fiato sospeso sino all’ultima curva del torneo: il Basilea di Thorsten Fink aveva infatti scavalcato lo Zurigo al 36. turno, chiudendo a quota 73 (a +1 dall’avversario diretto) e con una media di 2,02 punti a gara.

Un anno fa, l’accelerazione

Grazie alla stessa velocità, uno Young Boys non trascendentale ha conquistato la Super League 2023-24, precedendo il Lugano. E proprio la scorsa stagione può fungere da pungolo e lasciare ben sperare i bianconeri. Già, perché nel girone di ritorno - orfano delle fatiche internazionali - il gruppo di Mattia Croci-Torti aveva decisamente cambiato passo. Dai 26 punti di fine 2023 si era così passati ai 65 punti finali, per una media di 1,95 a partita dopo la pausa invernale. Vero, a questo giro i ticinesi non si pongono limiti in Conference League. Ma l’onere europeo sarà sicuramente inferiore rispetto all’autunno. Ecco quindi che unendo i 31 punti contabilizzati fino a Natale e il ritmo mostrato un anno fa, si potrebbe ragionare su un campionato da 70 punti o su di lì. Un record forse negativo per la Super, d’accordo, nel quadro tuttavia di una stagione eccezionale sul piano della stabilità. Se vuole essere baciato da una costellazione favorevole e per certi versi irripetibile, il Lugano dovrà in ogni caso invertire un’altra tendenza. Dal 2003, in effetti, nessun club è mai riuscito a laurearsi campione con una media di 1,37 gol subiti a partita.

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