Calcio

Dolori per la Svizzera, Dolores in lacrime per CR7

Pesante sconfitta per i rossocrociati contro il Portogallo - A Lisbona finisce 4-0 con doppietta di Ronaldo - Esordio in Nazionale per Mattia Bottani
Cristiano Ronaldo, protagonista assoluto del match. © KEYSTONE / LAURENT GILLIERON
Massimo Solari
05.06.2022 22:38

Dolori, in campo, per la Svizzera. Dolores, in tribuna e in lacrime, per le reti del figlio Cristiano Ronaldo. No, a Lisbona non è finita bene per la Svizzera. Anzi. Dopo lo scivolone esterno contro la Repubblica Ceca, il tonfo dell'Estádio José Alvalade è stato ancor più clamoroso. E rumoroso. I padroni di casa - trascinati per l'appunto da CR7 - hanno infatti avuto la meglio per 4-0. Un risultato, questo, plasmato in buona parte nel primo tempo, chiuso addirittura sul 3-0. I rossocrociati, disorientati e scollati nei reparti, ci hanno capito poco o nulla. Basti pensare che ogni ripartenza o verticalizzazione dei lusitani si è praticamente tradotta in un'occasione da gol. E pensare che a passare in vantaggio, per prima, era stata proprio la Nazionale elvetica. Già, al quinto minuto e con il redivivo Seferovic, uno dei sette cambi operati da Murat Yakin per la seconda sfida di Nations Leagure. A vanificare l'esultanza dell'attaccante del Benfica, tuttavia, è stato il VAR, severo ma giusto nel ravvisare un tocco di mano di Schär sugli sviluppi del calcio d'angolo calciato da Shaqiri. Ecco, eccetto qualche conclusione sballata dello stesso XS e di Rodriguez, da lì in poi è stato buio totale. Dietro, Frei e Schär ne hanno combinate di tutti i colori, prestando il fianco a ogni rete avversaria. Di William e due volte Ronaldo, 37 anni e un talento infinito, le marcature dei portoghesi prima della pausa.

E poi? Beh, la ripresa rossocrociata è stata all'insegna del "vorrei ma non posso". Vorrei reagire, ma non riesco e - peggio ancora - corro nuovi pericoli. In questo quadro confuso e inconcludente, la prestazione di capitan Xhaka ha sollevato ulteriori interrogativi. Il centrocampista dell'Arsenal si è nascosto per quasi tutto l'incontro. E ciò nonostante Yakin lo avesse in qualche modo accontentato, ripristinando il prediletto 4-2-3-1. Affiancato da Sow - tanta corsa e poco più -, Xhaka ha raramente trovato varchi e geometrie per accendere la Svizzera. Che, al contrario, è stata infilata una quarta volta, con Cancelo, lui sì imbeccato alla perfezione da Bernardo Silva e favorito da un'uscita maldestra di Kobel. Ahia. Già. Il poker del Portogallo, quantomeno e magra consolazione, è caduto a ridosso dell'esordio in Nazionale di Mattia Bottani. Il ticinese, maglia numero 14, ha sostituito Steffen e si è piazzato prima sulla sinistra e poi sulla destra nel terzetto alle spalle dell'unica punta Embolo. Né il suo ingresso (condito da qualche bella iniziativa), né quello dei vari Okafor e Gavranovic, hanno tuttavia sbloccato gli elvetici. I quali, è bene sottolinearlo, in questo 2022 non hanno ancora vinto. Chi, al contrario, ha sfiorato la tripletta personale - come nella final four del 2019 - è stato manco a dirlo Cristiano Ronaldo. Per la commozione di mamma Dolores in tribuna, e i dolori della Svizzera in campo.

Il tabellino

Portogallo 4

Svizzera 0

3-0

Reti: 15' William 1-0, 35' Ronaldo 2-0, 39' Ronaldo 3-0, 69' Cancelo 4-0.

Arbitro: Grinfeeld (Isr).

Svizzera: Kobel; Mbabu, Schär, Frei, Rodriguez (62' Okafor); Xhaka, Sow (81' Gavranovic); Steffen (70' Bottani), Shaqiri (70' Freuler), Lotomba; Seferovic (62' Embolo).

Portogallo: Rui Patricio; Cancelo, Pepe, Danilo, Nundo Mendes; Otávio (77' Leao), William (84' Matheus Nunes), Rubén Neves (77' Palhinha); Ronaldo, Bruno Fernandes (67' Silva); Jota (67' Horta).

Ammoniti: 14' Schär, 32' Bruno Fernandes, 49' Steffen, 79' Embolo.

Note: Svizzera senza Akanji, Elvedi e Zuber (infortunati). Infortunio per Vargas - che doveva partire titolare - nel riscaldamento. Al 5' gol annullato a Seferovic dopo intervento del VAR.

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